Fognini e Bracciali rimontano due set di svantaggio, e nel quinto set arrivano sette volte a due punti dal match. Gli manca però l’allungo decisivo, e Pospisil/Nestor la spuntano 15-13, dopo 4 ore e 27 minuti di gioco… di MARCO CALDARA

di Marco Caldara foto Kyle Clapham

Questa non ci voleva. Dopo l’atteso 1-1 della prima giornata del quarto di finale di Coppa Davis contro il Canada, nei programmi dell’Italia c’era il successo nel doppio, che avrebbe permesso di guardare con fiducia agli incontri di domenica. Invece Bracciali e Fognini non sono riusciti a conquistare il punto del 2-1, arrendendosi a Nestor/Pospisil dopo 5 set e poco meno di quattro ore e mezza di battaglia. Ed è davvero un peccato, perché sono arrivati molto vicino al successo, ma se lo sono lasciato sfuggire per un nonnulla. Davvero pochi infatti i punti ad aver fatto la differenza, con i nostri che – pur giocando un match più che buono – non li hanno vinti. Dopo una partenza lenta, che li ha visti andare sotto di due set e un break nel terzo, Fabio e Daniele si sono svegliati, trovando il giusto affiatamento e approfittando di qualche distrazione di troppo di Nestor, doppista vero ma apparso  tratti un po’ sottotono. Hanno vinto terzo e quarto set, e nel quinto sono sempre stati in vantaggio, salvando brillantemente più di una palla-break. Ma allo stesso tempo, malgrado siano arrivati per sette volte a due punti dal match, non sono riusciti a trovare l’allungo decisivo, finendo per cedere alla distanza. Decisivo il break subito da Fognini nel ventisettesimo game del ‘decider’, prologo del 6-3 6-4 3-6 3-6 15-13 finale, che ha mandato in visibilio il (seppur non troppo) pubblico canadese.

Come più volte ripetuto, il doppio in Davis (specialmente per una nazionale come la nostra che non ha un singolarista in grado di assicurare due punti) è fondamentale, perché proprio dal match di coppia passano buona parte delle speranze di successo di una squadra. A differenza della sfida di Torino con la Croazia, gli azzurri l'hanno perso, e ora sono nettamente sfavoriti. Ma non c'è tempo per piangersi addosso: oggi ci sono gli ultimi due singolari, e, malgrado le speranze di passaggio del turno sono ridotte, le possibilità per provarci ci sono. La situazione è molto complicata, perché per ribaltare l’1-2 i nostri dovranno vincere entrambi i match, ma soprattutto battere Milos Raonic, apparso in formissima col servizio nel match vinto con Fognini. Il compito di tener aperta la contesa spetta al nostro numero uno Andreas Seppi, chiamato a una vittoria difficilissima ma forse non proibitiva. L’altoatesino non ha nulla da perdere, mentre il rivale si gioca un momento storico per il suo paese, e potrebbe per questo accusare più difficoltà del previsto. Sull’eventuale 2-2 toccherebbe poi a Fognini, che nelle prime due giornate (malgrado altrettante sconfitte) ha mostrato di avere tutte le carte in regola per superare Pospisil. Il Canada vede la semifinale, ma l’Italia è ancora viva.