da Wimbledon, Alessandro Terziani – foto Getty Images
E' una stupenda giornata di sole a Wimbledon. Sono in programma le semifinali maschili. Djokovic (6 titoli), Murray (1) e Del Potro (1) hanno già vinto almeno uno Slam, Janowicz è l'unico del quartetto a non aver ancora assaporato questa gioia.
I primi a scendere in campo sul Centre Court sono Novak Djokovic, n.1, e Juan Martin Del Potro,n.8. I precedenti sono 8-3 a favore del serbo, ma l'argentino ha vinto l'ultimo confronto quest'anno ad Indian Wells e l'unica sfida sull'erba di Wimbledon alle scorse Olimpiadi. Il loro cammino fino alla semifinale è stato immacolato, non hanno ancora perso un set.
Nel primo set si segue l'ordine dei servizi. I due giocatori servono in modo impeccabile. Sul 6-5 a proprio favore, Djokovic, con uno splendido passante di rovescio, sfrutta una preziosa palla break e porta a casa il primo set. La velocità degli scambi è impressionate. Djokovic è spesso messo alle corde dagli schiaffi violenti di diritto dell'argentino.
Secondo set. Sul 3-2 a proprio favore, il serbo si procura ben quattro palle break che Del Potro è bravo ad annullare. A questi livelli le chance vanno sfruttate. Sul successivo servizio di Djokovic, il gigante di Tandil si porta sullo 0-40 e con un vincente di rovescio effettua il break. Del Potro tiene i due successivi turni di battuta e pareggia il conto dei set.
Nel terzo set non ci sono break. I due giocatori hanno tre chance ciascuno per strappare il servizio lungo il corso del set. Le tre chance di Djokovic sono addirittura tre set point consecutivi sul 6-5 in suo favore che Del Potro annulla con grande coraggio. Il tie-break è giocato molto male dall'argentino che, dal 2-1 per lui, perde sei punti consecutivi con errori piuttosto madornali.
Del Potro appare piuttosto provato. Sul 3-3 del quarto set subisce il break che sembrerebbe decisivo. Ma l'argentino è indomito. Si procura la palla del contro break. Un rovescio lungo linea, al termine di un duro scambio, lo riporta in parità. Si giunge nuovamente al tie-break. E' un momento di forti emozioni e gran tennis. Djokovic si porta sul 6-4. Due match point e servizio. Al termine di uno scambio fantastico, l'argentino annulla il primo. Con un diritto vincente annulla anche il secondo. Del Potro mette la prima di servizio e chiude con il rovescio. Adesso è set point per lui. Sulla seconda del serbo, l'argentino tira una terrificante risposta di rovescio vincente. 8-6 e si va al quinto.
Nel quinto set affiora la stanchezza. Aumentano gli errori dei due giocatori. Sul 2-2 Djokovic annulla una pericolosa palla break. Nel gioco successivo è l'argentino ad annullarla. Sul 4-3 a proprio favore, il serbo riesce a concretizzare una palla break grazie ad un errore con il diritto di Del Potro. Sul 5-3 Djokovic serve per il match. Ma Del Potro non è ancora morto. Trova la forza per procurarsi la palla del contro break che il serbo annulla con una palla corta di diritto giocata nei pressi della rete. Una prima vincente concede al serbo un nuovo match point. Questa volta è il suo marchio di fabbrica, il rovescio lungo linea, a regalargli il match dopo una maratona di 4 ore e 43 minuti.
I due giocatori si stringono in un abbraccio interminabile. Il pubblico tributa la standing ovation ai due grandi protagonisti della più bella partita dei Championships.
Djokovic b. Del Potro 7-5 4-6 7-6 6-7 6-3