di Alessandro Nizegorodcew – foto Ray Giubilo
Flavio Cipolla e Gianluigi Quinzi hanno dato vita, a Recanati, ad uno dei match challenger più belli ed emozionanti della stagione 2013. A spuntarla è stato il romano, ma solamente 6-4 al terzo set. Flavio ha risposto ad alcune nostre curiosità su quello che viene considerato un predestinato del nostro tennis.
– Dopo aver giocato contro Quinzi sapresti dirci quali sono, ad oggi, i suoi punti forti e quelli sui quali deve lavorare e migliorare?
“Secondo me Quinzi è molto forte, per l’età che ha gioca veramente bene. Molto bene di rovescio, anche il diritto è buono ma sicuramente più falloso. Perde poco campo quindi ti toglie il tempo e questa è una caratteristica molto importante. Credo che abbia grandi margini di miglioramento sia al servizio che a rete.”
– Come lo hai visto dal punto di vista fisico, della reattività?
“Contro di me era molto stanco già durante il primo set, ma bisogna considerare che non è abituato a giocare scambi così duri a questo ritmo. Io invece lo faccio da anni e sono molto preparato fisicamente. L’elemento positivo che ho notato è che nonostante fosse molto stanco non ha mai mollato di un centimetro, sempre pronto a prendere ogni singola occasione. Questo è un segno di grandissima forza mentale.”
– Si dice che il rovescio bimane di Quinzi sia un colpo già molto importante. Che ne pensi?
“Il rovescio è molto buono, lo gioca profondo sia lungo linea che incrociato e, per quanto tenda a rischiarlo, commette pochissimi errori. Chiaramente io posso analizzarlo per quanto concerne il match contro di me, non posso sapere se il suo rendimento sia sempre questo.”
– Il gioco di rete, come accennavi, è forse oggi il suo colpo debole?
“Non ha una grande volée ma sono sicuro che migliorerà il gioco di volo perché non ha paura di eseguirla e di venire spesso avanti.”
– A fine match vi siete abbracciati. E’ stato, dall’esterno, un bel gesto da parte d entrambi. Come è stato il comportamento di Quinzi durante il match e fuori dal campo nei tuoi confronti?
“Si, ci siamo abbracciati a fine match. E’ stato un gesto spontaneo da parte di tutti e due dopo una bella battaglia sportiva. Ho parlato con Gianluigi il giorno dopo. Mi piace come ragazzo, è molto semplice ma determinato. In campo era molto carico, ma sempre corretto e rispettoso. Mi piace sia in campo che fuori. Davvero molto bravo”.
da SpazioTennis