di Giorgio Valleris – foto Getty Images
Nei mesi scorsi non aveva risparmiato qualche frecciatina al suo connazionale illustre, adesso però è tempo di provare a ricucire lo strappo. Stanislas Wawrinka chiama Roger Federer e lo fa all'indomani del successo della nazionale elvetica nei play off del World Group contro l'Ecuador. Il netto 4-1 della compagine rossocrociata non basta a tranquillizzare Wawrina che sa bene che, per alzare l'insalatiera, servirà ben altro. Proprio per questo, il fresco numero 10 del mondo dichiara: "Spero che Roger mi chiami e mi dica: 'andiamo a vincere questa coppa'."
Federer e Wawrinka in doppio contro gli australiani Hewitt e Tomic a Sidney nel 2011
Missione difficile ma non impossibile. Se è vero che il 7 volte Re di Wimbldon ad inizio anno aveva "declinato" la convocazione per preparare al meglio la stagione, è altrettanto vero che il riscatto per un 2013 ampiamente sotto le aspettative può passare anche dalla nazionale elvetica. I vertici della federazione svizzera ci credono e Wawrinka pure: nel 2014 Federer potrebbe tornare a difendere i suoi colori nella Coppa Davis. Se Roger tonerà quello che tutti conosciamo e Wawrinka riuscirà a mantenersi su questi livelli, la nazionale elvetica sarà senz'altro una delle più accreditate per la fase finale.
A dicembre 2012, dopo che il fenomeno di Basiela aveva annunciato la sua rinuncia alla nazionale, Stan non gli aveva risparmiato critiche dicendo: “Da anni Roger dice che vuole giocare in Davis perché per lui è importante ma, evidentemente, le cose non stanno così”. Concetto ribadito pochi mesi dopo anche dall'amico Marco Chiudinelli che aveva punzecchiato così Roger: "Ovviamente tutto il team, me compreso, è deluso che non ci aiuti più spesso in questi primi turni. Però – e qui arriva la stoccata del numero 138 del ranking Atp -, la sua presenza non è garanzia di successo e non vuol dire che con lui vinceremo ogni volta. Abbiamo perso diverse volte con lui in squadra. Ad esempio contro la Repubblica Ceca nel 2007 e l'anno scorso contro gli Stati Uniti. Ovviamente se lui è con noi ci sono più possibilità di vincere".
Adesso che l'ostacolo Ecuador è alle spalle vedremo se il pressing dei compagni e della federazione svizzera avranno effetto su Mister 17 Slam…