Il numero uno del serbo è seriamente in pericolo dopo il 2013 da incorniciare di Rafa. A Pechino Nole è campione in carica e deve difendere punti pesantissimi… di GIORGIO VALLERIS
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di Giorgio Valleris – foto Getty Images

Non avrà ancora l'appela mediatico di Federer o Nadal, ma a Pechino Novak Djokovic si esalta. Il tennista serbo torna nella capitale cinese da campione in carica per difendere una leadership sempre più traballante sotto i colpi di Rafa Nadal. Da quando è stato realizzato in occasione delle Olimpiadi 2008, l'Olympic Green Tennis Center ha salutato 3 successi di Nole (2009, 2010, 2012)  e l'exploit di Berdych nel 2011.

Gli highlights della finale dello scorso anno tra Djokovic e Tsonga

Qui a Pechino il campione iberico ha invece trionfato in una sola occasione, al suo debutto nell'Open cinese nel 2005, quando si impose su Guillermo Coria in tre set. Questa volta però l'occasione è davvero ghiotta. Qui Rafa potrebbe ritrovare il numero uno nel ranking Atp ad oltre due anni di distanza. L'ultima volta fu nel luglio 2011 poi dovette fare i conti con l'esplosione di Djokovic, il grande ritorno di Federer e, soprattutto, con quel ginocchio 'ballerino'.

Ma non è detto che il China Open debba per forza essere una questione privata tra Djokovic e Nadal. Sulla griglia di partenza ci sono anche Tomas Berdych, fresco finalista a Bangkok e campione 2011, Jo Wilfried Tsonga, finalista 2012 e David Ferrer che raggiunse l'ultimo atto dell'atp 500 di Pechino nel 2010, prima di arrerendersi a Nole. Ma sul cemento pechinese ci saranno anche Stanislas Wawrinka e Richard Gasquet, due outsider di lusso.

Il serbo esordirà domani contro il ceco Rosol (vecchia conoscenza di Rafa a Wimbledon 2012…) mentre Nadal se la vedrà con Santiago Giraldo in un primo turno che regala il big match tra Andreas Seppi e Stan Wawrinka…