di Giorgio Valleris
Tra loro ci sono ancora migliaia di chilometri di distanza e otto ore d'aereo, ma non sono quasi mai stati così vicini. Grigor Dimitrov fa le valigie e trasloca da Stoccolma a Los Angeles. Il 22enne bulgaro ha concluso il suo rapporto con l'accademia svedese "Good and Great", iniziato meno di un anno interrompendo anche la collaborazione con coach Mikael Tillstrom per affidarsi alle cure di Roger Rashhed.
Uno straordinario punto di Dimitrov a Basilea nel 2012
Il coach australiano 44enne già allenatore di Lleyton Hewitt, Gael Monfils (tra il 2008 e il 2011) e Jo-Wilfried Tsonga (2012). Da giocatore il tennista di Adelaide non ha ottenuto risultati eccezionali, piazzandosi al 192esimo posto della classifica Atp a cavallo tra gli anni '80 e 90. Ma la sua carriera da coach è ben più luminosa avendo allenato per quasi 4 anni il connazionale ex numero uno del mondo.
Senz'altro alla base del cambio c'è soprattutto una questione tecnica: in questa stagione Dimitrov pur avendo raggiunto la finale a Brisbane, non ha rispettato le (alte) aspettative sul suo conto. Certo, sentirsi definire "baby Federer" può diventare una condanna, lui però, dal punto di vista tecnico, ha grandi potenzialità quello che forse ancora gli manca è la capacità di gestire psicologicamente i momenti più delicati del match.
Difficile però non pensare che sulla scelta di cambiare allenatore non abbia pesato anche la possibilità di lasciare Stoccolma per Los Angeles, avvicinandosi alla sua fidanzata Maria Sharapova. La loro relazione è, da mesi, di pubblico dominio: basti pensare che, all'indomani dell'eliminazione da Wimbledon, Maria (nascosta dietro grandi occhiali scuri) era in tribuna per assistere al match del suo Grigor contro lo sloveno Zemlja.