Le fasi finali della Davis Cup di quest’anno si avvicinano. Vediamo nel dettaglio l’elenco dei convocati delle otto nazionali e le possibilità di arrivare fino in fondo di ogni nazionale.
Le Davis Cup by Rakuten Finals si avvicinano. L’atto conclusivo della centenaria manifestazione per nazionali si svolgerà a Malaga, dal 22 al 27 novembre. In campo ci saranno otto nazionali, quelle che hanno completato il percorso di qualificazione e hanno superato il girone, prima tappa delle fasi finali. Nei giorni scorsi, tutte le squadre hanno diramato l’elenco dei convocati che prenderanno parte alle partite in terra spagnola. C’è una favorita? Vediamole nel dettaglio.
Innanzitutto, occorre ricordare la formula. Ci saranno i match di quarti di finale, in cui le nazionali si affronteranno ad incrocio: una prima di ogni girone contro una seconda. Ci saranno due partite di singolare e una di doppio, chi totalizzerà due punti passerà alle semifinali. Anche per questa fase ci saranno le stesse regole: tre partite per sfida, con le due nazionali vincenti che si affronteranno in finale.
ITALIA
Cap. Filippo Volandri
Jannik Sinner
Matteo Berrettini
Lorenzo Musetti
Simone Bolelli
Fabio Fognini
L’Italia viene da un ottimo cammino di qualificazione. Nel girone gli azzurri hanno affrontato e battuto tutte e tre le nazionali sfidanti: Argentina, Croazia e Svezia. I singolaristi sono tutti titolari, per ammissione del capitano della nazionale, e sono attualmente tutti e tre all’interno della top 25 mondiale. Il duo di doppisti è rodato, esperto, oltre ad essere vincitore di Slam (Australian Open 2015). Una nazionale che lascia ben sperare, con la giovane generazione pronta a dimostrare di essere squadra.
STATI UNITI
Cap. Mardy Fish
Taylor Fritz
Frances Tiafoe
Jack Sock
Tommy Paul
Una squadra da tenere d’occhio. Hanno disputato un ottimo girone, chiudendo alle spalle di un’ottima Olanda ma riuscendo a imporsi sulla Gran Bretagna. Scelta potenzialmente rischiosa quella di presentarsi con quattro giocatori e non cinque, per di più arrivando senza una coppia di doppio affiatata. Una nazionale giovane, che ha tutte le carte in regola per fare bene, con Jack Sock che si presenta da veterano e doppista insidioso, oltre che vincitore di Slam (Wimbledon 2014, Posipsil, Wimbledon 2018, Mike Bryan, US Open 2018, Mike Bryan).
GERMANIA
Cap. Michael Kohlman
Oscar Otte
Jan-Lennard Struff
Yannick Hanfmann
Tim Puetz
Kevin Krawietz
Sulla carta la Germania non parte favorita, ma attenzione alle sorprese. È certamente una nazionale orfana del suo giocatore di punta: Alexander Zverev, che è alle prese ormai da mesi con reiterati infortuni. Nonostante questa assenza, però, i tedeschi sono riusciti a vincere un girone non semplice con Belgio, Francia e Australia. Il segreto? L’insospettabile coppia di doppio: Puetz e Krawietz. I due non giocano quasi mai insieme, eppure quando vestono i colori della nazionale si trasformano. Quest’anno, come l’anno scorso, hanno vinto tre partite su tre, regalandosi il primo posto nel girone.
CANADA
Cap. Frank Dancevic
Felix Auger-Aliassime
Denis Shapovalov
Vasek Pospisil
Alexis Galarneau
Gabriel Diallo
Una possibile squadra rivelazione. Questo Canada è una nazionale estremamente discontinua e altalenante, ma ci può stare considerando che i suoi giocatori di punta hanno 22 e 23 anni. Il girone è stato molto complicato, ma sono riusciti a qualificarsi per secondi dietro alla Spagna. Auger-Aliassime, ora, è in grande forma e potrebbe guidare i suoi compagni verso grandi traguardi. Un possibile difetto è il doppio: non c’è una certezza. I due designati dovrebbero essere lo stesso Auger-Aliassime e l’unico giocatore che va oltre i 30 anni tra i convocati: Pospisil, campione a Wimbledon insieme a Jack Sock nel 2014.
AUSTRALIA
Cap. Lleyton Hewitt
Alex De Minaur
Thanasi Kokkinakis
Max Purcell
Matthew Ebden
In Davis può succedere di tutto, quindi attenzione a depennare questa Australia dall’elenco troppo in fretta. Anche per i cangaroos saranno solo quattro i convocati. L’assenza di Nick Kyrgios era preventivata, annunciata dallo stesso giocatore che non ha preso parte neppure alla fase a gironi. Proprio nel girone, però, gli aussies sono stati una sorpresa e si sono imposti su Francia e Belgio. Assente anche Jason Kubler, protagonista nelle fasi precedenti. L’arma in più degli australiani? Certamente la coppia di doppio Purcell/Ebden, campioni a Wimbledon in questa edizione.
OLANDA
Cap. Paul Haarhuis
Botic Van De Zandschulp
Tallon Griekspoor
Tim Van Rijthoven
Wesley Koolhof
Matwe Middelkoop
La vera sorpresa della fase a gironi. L’Olanda è stata in grado di prendersi il primo posto in un girone con Gran Bretagna e Stati Uniti, faticando relativamente poco. Una nazionale che si trova nel quarto di finale più incerto, contro l’Australia. Sulla carta partono certamente come sfavoriti, considerando il ranking dei convocati, ma in Davis tutto è possibile. Un punto debole dovrebbe essere il doppio: Koolhof e Middelkoop sono certamente esperti, ma ormai un po’ avanti con gli anni e non più tanto in grado di graffiare.
CROAZIA
Cap. Vedran Martic
Marin Cilic
Borna Coric
Borna Gojo
Mate Pavic
Nikola Mektic
Insidiosissima, non c’è altra parola per definire questa nazionale. Sappiamo che nei gironi è stata sovrastata da un’eccellente Italia, ma guai a dare per vinta una squadra con dei giocatori che, quando vestono i colori del proprio paese, si esprimono in maniera completamente differente dal solito. È tornato Marin Cilic, assente nel girone, e porterà certamente grande fiducia ai suoi compagni. Borna Coric ha vinto un 1000 quest’anno, dimostrando di essere ingiocabile quando è nella settimana giusta. Gojo è un “animale da Davis”. Il doppio iridato, poi, dà sempre grandissime insidie, anche se i due campioni non stanno offrendo grandi prestazioni nell’ultimo periodo, complice qualche infortunio. La Spagna è avvisata.
SPAGNA
Cap. Sergi Bruguera
Carlos Alcaraz
Pablo Carreno Busta
Roberto Bautista Agut
Marcel Granollers
Giocano in casa, ed è un gran vantaggio. Hanno il numero uno al mondo, ed è un enorme vantaggio. Ma saranno in grado di reggere la pressione? Anche la nazionale iberica ha puntato sull’organico ristretto di quattro giocatori. Certo, con il nome di Rafa Nadal ci sarebbe stata tutt’altra aspettativa, ma il campione maiorchino ha preferito rinunciare agli appuntamenti di nazionale. Il cammino nel girone è stato abbastanza facile, ma le avversarie non hanno dato del vero filo da torcere. I singolaristi sono certamente molto forti, ma il doppio lascia molto a desiderare. Granollers è ancora una volpe, ma chi mettergli accanto?