L’argentino bissa il successo 2012 superando il padrone di casa per 7-6(3) 2-6 6-4 al termine di un grande match. Per entrambi note positive a fine gara… di GIORGIO VALLERIS
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di Giorgio Valleris – foto Getty Images

 

Per confermarsi campione di Basilea, Juan Martin Del Potro non deve solo fare i conti col padrone di casa, ma deve imporsi sul miglior Federer della stagione. L'aria di casa fa bene allo svizzero cheTerza finale negli ultimi tre tornei disputati per Del Potro che, dopo la vittoria di Tokyo contro Raonic ha fatto sudare le classiche sette camicie a Djokovic in quel di Shanghai. Totalmente diverso il ruolino di marcia del padrone di casa che, dopo la vittoria ad Halle a fine giugno non ne ha più combinata una giusta.

 

La finale 2012 di Basilea, vinta dall'argentino al terzo set

 

Rispetto ai giorni scorsi il 32enne elvetico appare in condizioni fiische migliori ed anche il suo servizio è su ottimi livelli. Tatticamente interpreta nel migliore dei modi il match, riuscendo a non dare ritmo a Delpo grazie a fastidiosi slice di rovescio e buone accelerazioni col dritto. E' l'arma migliore a sua disposizione per contenere l'avversario. Primo parziale all'insegna dell'equilibrio; sul 4-3 il gigante di Tandil si procura la prima palla break che capitalizza, ma nel gioco successivo ecco l'immediato controbreak a zero del campione di Basilea.

 

Col passare dei minuti il rendimento dello svizzero alla battuta cala un po', ecco allora che Delpo si guadagna due set point ma Roger trova uno scambio degno dei giorni migliori e lo aggancia sul 5-5. Quando Juan Martin riesce a portarsi con i piedi dentro il campo e a giostrare lo scambio col dritto l'elvetico va chiaramente in difficoltà. Nel tie break il campione in carica si porta in vantaggio di due mini break e poi chiude per 7-3.

 

Nel secondo parziale, invece di perdersi d'animo, Federer torna in campo deciso a vendere molto cara la pelle e, infatti, ottiene alla prima occasione un break. Sale 3-0 poi 5-2. Dopo un inizio di set un po' timido, il 25enne argenino lascia andare il braccio facendo partire dei siluri incontenibili ma Roger è in fiducia e risponde colpo su colpo. Nell'ottavo gioco, avanti 5-2 si guadagna il primo set point che concretizza chuidendo per 6-2.

 

Dopo un'ora e mezza di lotta (di altissimo livello) si va al terzo e decisivo set. Roger riapre le danze con un doppio fallo e perde immediatamente la battuta. Non solo: nel game successivo non concretizza le due palle break che si guadagna e Delpo sale 2-0. E' l'iniezione di fiducia che serviva all'argentino in un match che ruota intorno a pochi punti cruciali. Da parte sua lo svizzero resta in scia e accorcia prima sul 4-3, poi sul 5-4. A questo punto però Del Potro va a servire per il match e non sbaglia e chiude per 7-6(3) 2-6 6-4. L'argentino conferma il suo magic moment col secondo successo e la terza finale in meno di un mese mentre Roger, nonostante la sconfitta, può sorridere per gli evidenti progressi messi in mostra oggi davanti al suo pubblico che gli ha tributato un lungo e meritato applauso.