di Pierluigi Villa – foto Getty Images
Il russo Mikhail Youzhny ha sbancato Valencia, vincendo in due set contro il beniamino del pubblico, David Ferrer, la finale del Valencia Open 500, con il punteggio di 6-3 e 7-5. Il 2013 si conferma l'anno della rivincita degli over 30, gruppo nel quale si è inserito anche il 31enne moscovita, che aggiunge al titolo conquistato a Gstaad nello scorso luglio anche l'importante torneo spagnolo. Questo è per il talento russo il 10° torneo in carriera.
Sfuma così la possibilità per David Ferrer, testa di serie numero 1, di riconfermare il titolo dell'anno scorso e di raggiungere il poker di vittorie. Certo è che nelle ultime prestazioni dello spagnolo sono state più le ombre che le luci intraviste, perché se è vero che negli ultimi due tornei il finalista del Roland Garros 2013 è arrivato fino in fondo, è parso evidente che ha perso quella “cattiveria” tennistica che gli ha permesso di raggiungere risultati importanti, tanto più che le sconfitte sono arrivate contro degli outsider.
Il primo set vede il russo partire forte, concentrato a tenere alta la percentuale di prime palle, cosa che tra l'altro gli riesce alla perfezione almeno nei primi giochi.Youzhny, che fatica poco sul suo servizio, riesce a mettere sotto pressione Ferrer nei suoi turni di battuta tanto che sia nel 4° gioco sia nel 6° ottiene i due break decisivi. Sul 5 a 1 il russo ha la possibilità di servire per il set, ma un piccolo calo di concentrazione offre allo spagnolo, che non molla mai una palla, un'insperata seconda chance; Ferrer ringrazia e accorcia le distanze. Errore che il tennista moscovita non ripeterà nel turno successivo, archiviando con un ace il primo parziale per 6 giochi a 3.
Nel secondo set, con la percentuale di prime palle del moscovita che cala vistosamente, Ferrer riesce a portarsi sul 3 a 1 vincendo il quarto game a zero, così come a zero tiene il suo turno di battuta. Sotto di un break, sul 4 a 1 per l'avversario, Youzhny da l'impressione di aver subito il colpo, moltiplicando i suoi errori gratuiti. Ma proprio quando la testa di serie nr. 1 avrebbe la possibilità di dare il colpo di grazia all'avversario per mettere al sicuro il set, è invece vittima dell'ennesimo passaggio a vuoto che riapre il parziale. Sul 5-5 il campione uscente concede il break decisivo, che diventa anche il simbolico passaggio dello scettro a Mikhail Youzhny, che servendo per il match non fallisce l'occasione e si laurea vincitore dell'edizione 2013 del Valencia Open 500.
Oltre che l'anno della rivincita degli over 30, il 2013 sembra anche aver riportato in auge il rovescio monomane. Chi pensava che ormai fosse appannaggio solo di alcuni nostalgici e che per il futuro sarà il rovescio a due mani la scelta definitiva, in queste ultime settimane forse si sarà dovuto ricredere. Basta guardare chi ha vinto gli ultimi tornei per scoprire che, Del Potro a Basilea a parte, gli altri sono stati vinti da giocatori che giocano questo fondamentale ad una mano: Gasquet, Dimitrov, Haas e Youzhny oggi, ma aggiungiamo anche Federer in grande spolvero nella finale del torneo svizzero.