Da Londra, Marco Caldara – Foto Getty Images
È stato uno dei protagonisti dell'ultima parte di stagione, con 15 vittorie (e due titoli) nei 17 match disputati dopo gli Us Open, e anche alle Atp Finals non ha alcuna intenzione di passare inosservato. Si è aperto con una vittoria l'ultimo appuntamento stagionale per l'argentino Juan Martin Del Potro, che nel match serale della prima giornata londinese ha sconfitto in rimonta il francese Richard Gasquet, di nuovo al torneo dei 'maestri' dopo cinque anni di assenza. È finita 6-7 6-3 7-5 dopo 2 ore e 23 minuti di bel tennis, con tanta varietà e una carrellata di lampi di genio che hanno illuminato il buio della sempre splendida O2 Arena.
A far la differenza a favore di Del Potro, avanti 5-1 nei precedenti (con cinque successi di fila dopo la sconfitta targata 2007), la sua capacità di sfruttare meglio le poche occasioni decisive. Gasquet si è mostrato più creativo (con 20 punti nelle ben 25 discese a rete) e non ha demeritato, ma nei momenti delicati è un po' mancato, perdendo un match che poteva vincere. Nel primo set, dopo aver sprecato un vantaggio di 5-3 e un primo mini-break nel tie-break, è comunque riuscito a chiudere. Negli altri due, invece, Del Potro ha concesso meno, e malgrado qualche perplessità è comunque riuscito a tenere il rivale a una distanza sufficiente per aggiudicarsi l'incontro.
La sfida che ha portato un po' d'Italia alle Finals, con Riccardo Piatti (coach di Gasquet), Ugo Colombini (manager di Del Potro) e pure l'arbitro Carlos Bernardes (che da tempo abita in Bergamasca), si è aperta con uno scambio di 32 colpi, il più lungo del match, e si è chiusa con un servizio vincente di Del Potro, alla sua quarta partecipazione al torneo di fine anno. In mezzo, la bellezza di 84 colpi vincenti (a fronte di 'appena' 29 errori non forzati), gustoso aperitivo in vista della giornata di domani, quando scenderanno in campo prima Djokovic e Federer, quindi Nadal e Ferrer. Curiosamente, di 'winners' ne ha tirati di più Gasquet (44, con un saldo di + 30 con gli 'unforced'), ma nel tennis, si sa, non tutti i punti sono uguali.
Dopo aver chiuso il primo set, il francese è finito sotto per 4-1 nel secondo, e non è più riuscito a recuperare. Tuttavia, nel terzo è stato lui per primo ad aver la possibilità di allungare, quando sul 3-2 è stato avanti 0-30 sul servizio rivale. Ma il break non è arrivato in quel game, bensì nel seguente, a firma Del Potro. E, malgrado al servizio sul 5-4 l'argentino abbia tremato cedendo il break di vantaggio, il match era ormai girato dalla sua parte. Con un nuovo break JMDP è salito sul 6-5, e poco dopo ha chiuso i conti, ottenendo un successo preziosissimo. Con Djokovic e Federer nel proprio gruppo, un passo falso oggi avrebbe complicato notevolmente la strada del sudamericano verso l'eventuale semifinale, già raggiunta nel 2012. Invece, il gigante di Tandil non ha tradito le attese, confermando il suo ottimo stato di forma. Chi vorrà mettere le mani sul titolo delle Atp Finals 2013 dovrà fare i conti anche con lui.