di Giorgio Valleris – foto Ray Giubilo
Buenos Aires, ovvero casa Ferrer. Per il terzo anno di fila il tennista spagnolo si conferma campione della Copa Claro. Sconfigge Fabio Fognini per 6-4 6-3 e conquista meritatamente la competizione al termine di una settimana perfetta, durante la quale non ha lasciato per strada nemmeno un set. Sei a zero (prima di oggi) i precedenti in favore di Ferru, ma il 26enne di Arma di Taggia, alla seconda finale in sette giorni, ha vinto 23 delle ultime 24 partite giocate sul rosso. Ed oggi più che mai è un brutto cliente per chiunque…
La trama è chiara fin dai primi 15: Fabio insiste sul rovescio di Ferrer con i suoi dritti inside out per impedire al valenciano di far male col suo dritto potente e carico di spin. Ma quando Ferru riesce a prendere in mano il pallino degli scambi sono dolori. Fognini cerca spesso la rete ma senza troppa fortuna ed subito break del 32enne che poi tiene la battuta e vola sul 3-0.
Ma l'azzurro ritrova fiducia e prima di servizio e aggancia l'avversario sul 3-3. Ora il match è molto equilibrato: Ferru sale 5-4 e costringe l'azzurro a servire per il match. Sotto 40-15, Fabio spara un rovescio in corridoio e dopo 37 minuti David conquista il primo set per 6-4.
Fabio chiede il secondo medical time out, forse per il riacutizzarsi del problema alla coscia destra già accusato nella semifinale di ieri contro Robredo. Nella seconda frazione c'è grande equilibrio: ogni tanto Fognini è bravo a spezzare il ritmo dell'avversario con ottime smorzate, e David concede qualcosa in più. Sul 3-2 ecco il punto più bello del match con Ferrer che recupera miracolasamente un lob e alza un nuovo lob, Fognini prova a chiudere con un tweener che finisce largo ma che strappa gli applausi del pubblico. Con uno straordinario ace centrale il tennista ligure salva una pericolosa palla break.
Il 26enne di Arma di Taggia scricchiola e la solidità di Ferrer comincia a pesare: Sul 4-3 un lungolinea sbagliato di Fabio permette all'avversario di salire 5-3 e andare a servire per il match. Il tennista di Javea tiene il turno a zero e si conferma sovrano a Buenos Aires per il terzo anno consecutivo scavalcando Del Potro in classifica. Nonostante il ko odierno, Fognini (alla settima finale in carriera) si conferma in ascesa e molto competitivo. Resta al numero 14 a una manciata di punti da Isner, ma questo è solo un dettaglio: quello che conta è che tra lui e il fresco numero 4 del mondo c'è partita; non è cosa da poco.