di Giorgio Valleris
Venus Williams torna a vincere un torno Wta dopo Lussemburgo 2012 e lo fa a Dubai, competizione sempre speciale per la venere che qui aveva già trionfato nel 2009 e 2010. Nella finale odierna contro Alize Cornet, la tennista americana ha dominato dall'inizio alla fine chiudendo con un rotondo 6-3 6-0.
Una sintesi della finale odierna tra Venus Williams e Alize Cornet
E dire che l'inizio è della tennista franceseumero 26 del mondo che si porta sul 2-1 e sembra in grado di ripetere l'exploit di ieri contro Serena che osserva in tribuna accanto a Mouratoglou. Ma dal quarto gioco in poi, la musica cambia decisamente. Venus infila quattro game consecutivi approfittando di qualche gratuito di troppo col dritto dell'avversaria e di un rovescio diagonale che sembra tornato quello dei giorni migliori. Sul 5-2, Cornet tiene la battuta, ma è tardi per imbastire una reazione e Venus chiude 6-3.
Prima di riprendere il gioco, il coach prova a rincuorare e scuotere la sua allieva (quasi in lacrime) indicandogli la giusta via, quella di far correre l'avversaria provando a prendere in mano le redini dello scambio. E in effetti la tennista di Nizza ci prova, ma è più facile a dirsi che a farsi. Al rientro in campo, dopo un game lungo 10 minuti a suon di scambi lunghi e faticosi, è l'americana a spuntarla strappandole il servizio. E' il colpo del ko per la Cornet che va in confusione. Da parte sua, Venus è in pieno controllo, sbaglia pochissimo e aggradisce sistematicamente la seconda dell'avversaria con vincenti perfetti.
Alize Cornet si trova sotto 0-5 in men che non si dica e tenta nell'ultimo gioco di evitare l'umiliazione, ma non ci riesce ed incassa un pesante 6-3 6-0. Quello di oggi è il 45esimo titolo in carriera per Venus Williams che, all'alba dei 34 anni, è ancora in grado di regalare sprazzi di grande tennis. Dopo aver suprato a sorpresa la numero uno del mondo, Alize oggi non solo non è stat in grado di ripetersi ma ha sbagliato completamente l'approccio al match, lasciando il comando del gioco all'avversaria e insistendo sul suo colpo migliore, il rovescio incrociato.