di Giorgio Valleris – foto Getty Images
Ha rischiato di combinarla davvero grossa… ma l'avventura di Flavia nel deserto californiano di Indian Wells continua. Sarà lei a sfidare Na Li in semifinale. Eppure Sul 6-4 5-4 30-15, ovvero proprio sul più bello, Flavia Pennetta si era inceppata malamente andando in confusione e regalando a Sloane Stephens il secondo set e un bel pezzo del terzo. Poi la bufera di vento che ha rimescolato le carte spazzando via ogni logica e disegnando un match ai confini della realtà… Flavia Pennetta batte Sloane Stephens 6-4 5-7 6-4 dopo due ore e mezza di emozioni e confusioni…
Flavia è come sempre molto brava sulla diagonale del rovescio, ma rispetto al derby contro Camila Giorgi deve fare i conti con una battuta a singhiozzo e con un dritto oggi poco affidabile. Ciò nonostante, dopo un inizio equilibrato, è lei prendere il comando del match vincendo il primo set per 6-4 a approfittando di una Stephens troppo fallosa. Sul 4-4 la Stephens la combina davvero grossa, stecca e sbaglia tutto il possibile, permettendo a Flavia di salire sul 5-4 e andare a servire per il match ma la brindisina – avanti 30-15 – sbaglia tre dritti consecutivi e si divora un'occasione ghiotta. Una di quelle che se poi perdi il match ti restano sullo stomaco e non ti fanno dormire. Troppi errori proprio sul più bello e alla giovane tennista di casa non sembra vero poter tornare in una sfida che sembrava chiusa…
Adesso l'americana spara tutto e spara con precisione chirurgica e la Pennetta è in evidente difficoltà. Cambia tutto nel giro di pochissimi minuti e Solane vince il secondo set per 7-5, trascinando questo quarto di finale al terzo e decisivo set. Sul deserto di Indian Wells si alza un forte vento che sembra soffiare sempre dalla parte di Sloane Stepens che brekka subito l'azzurra ormai in confusione. Sotto 3-0, la Pennetta rimonta però clamorasamente fino al 3-3. Anzi fa più, sale 5-4 40-0 con tre match point consecutivi che però non riesce a sfruttare. E' un incubo senza fine. Arriva il quinto match point ed è quello buono. L'incubo si trasforma in sogno… Finalmente!