di Giorgio Valleris – foto Getty Images
Quando Agnieszka Radwanska tenta di prendere la rete ma quasi si ferma non appena vede la palla uscire dal piatto corde di Flavia, abbassando lo sguardo siamo solo sull'1-1 nel secondo parziale, eppure il pubblico californiano già applaude per provare a incoraggiare la tennista di Cracovia. Già, perché oggi Flavia Pennetta non ha solo conquistato il decimo titolo in carriera ad Indian Wells, ma ha surclassato la numero 3 del mondo con una prova al limite della perfezione.
E' il giorno più bello per Flavia Pennetta che supera Agnieszka Radwanska per 6-2 6-1 e a 32 anni conquista il trofeo più prestigioso della carriera. Lei che è stata la prima tennista azzurra ad entrare nella Top Ten torna a un passo dall'Olimpo del tennis e domani balzerà dalla 21esima alla 12esima posizione del ranking Wta, proprio davanti a Roberta Vinci. Lei che, meno di un anno fa scivolava al numero 158 del mondo e meditava un clamoroso ritiro. Ma oggi è tutta un'altra storia, una storia che inizia col solare sorriso di una ragazza che ha cuore e talento da vendere.
Dopo 37 minuti, Flavia chiude il primo parziale per 6-2, incanalando il match sui binari giusti. Ma fin dalle primissime battute la brindisina prende il comando del gioco. Non riesce a capitalizzare le due palle break che si guadagna nel game d'apertura della finale, ma lo fa poco dopo, nel quinto, quando trova il primo allungo sulla polacca.
Aga subisce l'aggressività di Flavia e, per di più, oggi può contare poco sulla prima di servizio. E la seconda è un invito a nozze per la tennista italiana che la aggredisce sempre con particolare determinazione. La 24enne polacca, che di solito fa dell'intelligenza tattica e del piazzamento in campo le sue armi migliori, è in confusione. Merito di Flavia che martella senza tregua. Radwanska chiama anche un medical time out all'inizio della seconda frazione per un problema al ginocchio sinistro.
Nel secondo set la musica non cambia: Flavia annulla una pericolosa palla break in apertura e poi strappa il servizio a zero l'avversaria che appare confusa e arrendevole. La tennista pugliese conferma il vantaggio e sale sul 3-1 mentre Aga sembra avere una gran voglia di gettare la spugna e tornare al più preso negli spogliatoi. Ormai non c'è più partita. Evidentemente la numero 3 del mondo fa fatica negli spostamenti laterali, ma i guai al ginocchio non ridimensionano in alcun modo il successo della tennista azzurra che ha dominato l'avversaria non solo dal punto di vista atletico ma prima ancora da quello tennistico.