Safarova supera Errani e Kvitova si impone su Camila Giorgi. 2-0 per le ceche ad Ostrava. E adesso le cose si complicano un bel po’ per le ragazze di capitan Barazzutti… di GIORGIO VALLERIS

di Giorgio Valleris – foto Getty Images

 

Buio in campo e fuori. Il black out non è solo quello elettrico che ha spento le luci sulla Cez Arena di Ostrava, ma anche quello delle azzurre che, al termine della prima giornata, incassano un pesante 2-0 dalle padrone di casa della Repubblica Ceca. Certo, Kvitova e compagne partivano favorite in questa semifinale 2014 di Fed Cup e il verdetto del campo non ha regalato, purtroppo per noi, grosse sorprese. Domani, Sara Errani se la vedrà contro la numero sei del mondo che avrà un ghiotto match point a disposizione. La continuità è forse il limite più grosso della ceca, che però è super favorita nei confronti di Sarita che oggi ha dimostrato di essere tutt'altro che irresistibile e che contro Petra non ha mai a vinto (0-6 nei confronti diretti).

 

La sfida che apriva il confronto tra le regine delle ultime 5 edizioni della Fed Cup inizia nel segno delle ceche: Lucie Safarova non ha difficoltà a sbarazzarsi di Sara Errani per 6-4 6-1 dopo un'ora e dieci minuti di gioco. Dopo un inizio equilibrato, Safarova prende in mano il pallino del gioco comandando gli scambi e spostando la tennista emiliana da una parte all'altra del campo. Il solito servizio troppo tenero della Errani fa il resto: sul 4-4 Safarova comincia ad aggredire la seconda di Sarita, sparando missili che inceneriscono la finalista del Roland Garros 2012. Nel secondo set non c'è storia: la ceca è in fiducia mentre Errani appare in difficoltà anche atletica. Lucie trova 18 vincenti in tutto il parziale contro i soli 4 di Sarita che con la prima di servizio conquista appena il 50% dei punti. Il risultato è un rapido 6-1.

 

E il servizio è cruciale anche nel secondo round, quello che vede opposte Petra Kvitova e Camila Giorgi. I doppi falli in apertura di primo e secondo set da parte della Giorgi consegnano all'avversaria il vantaggio sufficiente a ipotecare il successo finale. Sul 4-3 in favore della Kvitova, lo stop per un problema all'impianto elettrico del palazzetto. Dopo meno di mezz'ora si torna in campo, ma Camila non riesce a recuperare il break di svantaggio subito ad inizio partita. Petra non è solo continua nei turni di battuta, ma brava anche a rispondere profondo e centrale, tra i piedi dell'azzurra. La tennista di Macerata gioca senza paura e attacca la regina di Wimbledon 2011, ma non basta.

 

Dopo aver subito il break in apertura di seconda frazione, Giorgi tira fuori le unghie e resta in scia, sperando in qualche gentile omaggio da parte dell'avversaria. Ma Petra è in fiducia e in grande condizione, trova angoli stretti sia col dritto che col rovescio, sbagliando poco. Sul 4-2 la Giorgi perde di nuovo il servizio con uno sciagurato doppio fallo che regala all'avversaria la possibilità di servire per il match. Petra Kvitova annulla tre palle break (le uniche concesse in tutto l'incontro) e al quarto match point batte Camila Giorgi per 6-4 6-2. Capitan Pala si alza ad applaudire la sua giocatrice. Sapevamo che sul veloce di Ostrava sarebbe stata dura, ma la punizione fin qui subita è stata particolarmente pesante e domani le speranze di ribaltare l'esito della sfida sembrano davvero ridotte al lumicino…

 

La Germania mette un piede in finale. Nell'altra semifinale, a Brisbane, le tedesche chiudono il Day 1 avanti 2-0 sulle australiane: una ritrovata Andrea Petkovic supera a sorpresa Samantha Stosur per 6-1 7-6 e Angelique Kerber conclude l'opera lasciando appena un gioco a Casey Dellacqua travolta per 6-1 6-0.