dal nostro inviato a Roma, Max Grassi
Caparbia, solida, efficace. Tre aggettivi che raccontano un successo storico: quello di Sara Errani su Jelena Jankovic e che consegnano alla romagnola le chiavi per giocarsi la finale degli Internazionali Bnl d'Italia.
6-3 7-5 lo score in 1 ora e 48 minuti e la numero uno azzurra è all'ultimo atto del torneo più importante per un'italiana. Se non si conta il successo in trasferta (a Taranto) ottenuto da Raffaella Reggi nel 1985, è la prima italiana a riuscire in quest'impresa dal 1950, quando Annelies Ullstein-Bossi poi vinse il torneo. Sara è dunque solamente la quarta azzurra in finale agli Internazionali d’Italia dopo Valerio, Ullstein-Bossi e, appunto, Reggi.
"E' stata una partita incredibile – ha detto Sara pochi minuti dopo l'ultimo punto – in campo ho pensato di non farcela. Ero morta ma il pubblico è stato con me e mi ha aiutata a vincere questo match".
Dopo un primo set che la numero 1 azzurra ha saputo condurre, approfittando anche di una Jankovic particolarmente fallosa, il pubblico del Foro Italico ha assistito al ritorno della n. 8 del mondo. Fino al momento chiave del match quando, sotto 1-4, anche grazie al favore del vento, la nostra ha ripreso le redini del gioco, spostando l'avversaria con autorevolezza e sbagliando pochissimo. Costretta, JJ, in più di un'occasione ha regalare al pubblico romano – e suo malgrado – un saggio di elasticità con le sue ormai famose spaccate che però non hanno mai impedito all'azzurra di conquistare il punto con intelligenti accelerazioni.
Quando un diritto in rete consegna alla Errani la palla del match e poi un rovescio fiacco e timido non riesce a superare il net, può esplodere il boato assordante di un centrale che ha trascinato la sua eroina a questo risultato storico e che di certo non l'abbandonerà domani quando, contro Serena Williams o Ana Ivanovic, la 27enne romagnola proverà davvero ad entrare nella storia.
E non tardano ad arrivare i commenti illustri: “Non ci sono parole – esordisce Angelo Binaghi, presidente della Federazione Italiana Tennis. Lo dico sempre, queste ragazze sono un esempio non solo per il tennis ma per lo sport in generale. Sara ultimamente non stava giocando benissimo ma questa è la forza del nostro tennis femminile. Abbiamo 5 o 6 giocatrici che possono arrivare in fondo, quando non ci riesce una c'è qualcun'altra: qualche mese fa era toccato a Flavia, oggi è Sara”.
E Giovanni Malagò, presidente del Coni, aggiunge: “Queste ragazze ci hanno abituato a scrivere pagine importanti di sport, non solo italiano. Questo risultato è qualcosa che rimarrà. Sara ci ha dimostrato dove si può arrivare con la forza di volontà. Certo, ci sono le capacità, il talento, ma è nella testa la chiave per il successo".