di Giorgio Valleris – foto Getty Images
Nel giardino di Halle, Federer torna "Re". Per la settima volta. Roger Federer supera il colombiano Alejandro Falla per 7-6(2) 7-6(3) e conquista l'edizione 2014 del Gerry Weber Open, classico appuntamento di "warm up" in vista di Wimbledon. Non incanta il campione elvetico, che soffre parecchio contro Falla, prima di spuntarla.
Nel primo set c'è grande equilibrio: Sul 4-3 Federer brekka l'avversario e va a servire per il set ma lo fa male e Falla pareggia i conti. Il tennista sudamericano è un combattente mentre Mister 17 Slam regala solo a sprazzi saggi della sua immensa classe. Un lob appena lungo di Federer porta Falla (best ranking numero 48 al mondo nel 2012) al tie break; ma qui è il 32enne di Basilea a portarsi subito avanti di due mini break, grazie anche a un paio di brutti errori gratuiti di dritto del colombiano che fissano il punteggio sul 7-2. Ieri, contro Nishikori, lo svizzero aveva interpretato decisamente meglio il match, ed era talmente concentrato da non accorgersi di aver vinto. Oggi invece ha faticato ad imporre il suo rtimo ad un avversario che – a onor del vero – si è dimostrato particolarmente a suo agio sull'erba come già aveva fatto ieri contro l'ex campione Kohlschreiber. In più di un occasione sorprende Federer nei serve and volley con missili a tutto braccio.
Nel secondo set, Federer strappa subito il servizio a Falla ma, di nuovo, subisce l'immediato controbreak. Falla va sul 6-5 e si garantisce un altro tie break costringendo l'elvetico a servire per restare nel set. Va a due punti dal set ma Roger recupera e con uno splendido rovescio conquista il tie break. Federer parte forte con un mini break. Da campione quale è, nel momento decisivo ritrova la prima di servizio e chiude i conti, alzando il settimo trofeo sotto il cielo di Halle. E battendo, per la settima volta, il colombiano. 79esimo trofeo in carriera per lo svizzero che mette in bacheca il secondo titolo stagionale dopo quello di Dubai e si conferma campione dopo il successo 2013. Sono passati undici anni dal il primo sigillo nel 2003 contro Kiefer.
Alla seconda finale in carriera dopo quella di Bogota 2013 persa contro Karlovic, Falla torna a casa con la consapevolezza di poter dire la sua a Wimbledon, dando magari fastidio ai Big, proprio come avventuo oggi contro Roger. Federer vola a Londra praticamente senza punti da difendere e con la voglia di sorprendere tutti proprio come fece nel 2012.