Giorgi, 6-1 7-6 alla Cadantu, e Bolelli, 7-5 7-6 3-6 7-6 a Ito, approdano al 2° turno salvando una giornata azzurra piuttosto cupa. Eliminati Lorenzi da Federer (6-1 6-1 6-3), Knapp dalla Pliskova (6-7 6-4 10-8), Errani dalla Garcia (2-6 7-6 7-5), Schiavone dalla Ivanovic (7-6 6-4) e Vinci dalla Vekic (6-4 4-6 6-4)…da Wimbledon, ALESSANDRO TERZIANI

Da Wimbledon, Alessandro Terziani – foto Alessandro Terziani

 

Seconda giornata a Church Road con il completamento del primo turno. Sette gli azzurri in programma. Vinci con Vekic e Giorgi con Cadantu godono dei favori del pronostico. Leggermente favoriti Bolelli con Ito e Knapp con Pliskova. Servirebbe un’impresa a Lorenzi con Federer e a Schiavone con Ivanovic. Errani rischia molto nel proseguimento di match con Garcia.

 

Prima italiana a scendere in campo è Karin Knapp (n.47) che sul court 9 affronta la ceca Karolina Pliskova (n.50). Le due giocatrici hanno un gioco speculare, prevalentemente muscolare. Primo set per l’azzurra che gioca il tie-break con la giusta aggressività. Nel secondo set un break è fatale alla Knapp. Si decide tutto al terzo set. L’azzurra si procura un break e va a servire per il match sul 5-3. La ceca è brava a pareggiare i conti. Si prosegue ad oltranza. Sull’8-8 break fatale per la Knapp. Sul 9-8 la Pliskova con un servizio vincente chiude l’incontro al secondo match point dopo 2 ore e 43 minuti.

 

Pliskova b. Knapp 6-7 (4) 6-4 10-8

 

Per Lorenzi l’onore di affrontare Sua Maestà Roger Federer. Peccato che lo scenario non sia quello prestigioso del Centre Court, bensì l’adiacente Court 1. Fin dai primi scambi è chiaro il divario tecnico tra i due giocatori. Federer, molto concentrato, concede poco allo spettacolo e chiude velocemente il match in 1 ora e 33 minuti. Lorenzi prosegue così il suo record negativo, da Malabrocca del tennis, con la tredicesima sconfitta al primo turno in altrettanti slam.  

 

Federer b. Lorenzi 6-1 6-1 6-3

 

Brutto avvio della Errani nella ripresa del match, un set pari, con la francese Caroline Garcia. Sotto 0-3 e poi 3-5, Sara è brava a riportarsi in parità ma la ventenne francese compie il decisivo allungo. L’erba si conferma ancora una volta la superficie più ostica per l’azzurra.

 

Garcia b. Errani 2-6 7-6 (3) 7-5

 

Simone Bolelli (n.132), ripescato come lucky loser, ha un turno abbordabile contro il qualificato giapponese Tatsuma Ito (n.129). I due giocatori hanno entrambi un ottimo servizio. I giochi scorrono via veloci, raramente si arriva al terzo scambio. Un break sul 5-5 e Bolelli porta a casa il primo set. Nel secondo non ci sono break. L’azzurro gioca un ottimo tie-break ed è in vantaggio di due set. Nel terzo Bolelli spreca ben sette palle break che potevano rappresentare la fine del match, ma subisce a sua volta il break che gli costa il set. E’ ancora il tie-break a decidere il quarto set. Bolelli recupera da un pericoloso 3-5 e va servire per il match sul 6-5. Un diritto in rete di Ito e l’azzurro, dopo 2 ore e 59 minuti è al secondo turno.

 

Bolelli b. Ito 7-5 7-6 (3) 3-6 7-6 (5)

 

Il tempo di digerire la pesante esclusione dell’Italia dai Mondiali di calcio ad opera dell’Uruguay, partita seguita in streaming in sala stampa, che fanno il loro ingresso sul Court 1 Francesca Schiavone (n.76) e Ana Ivanovic (n.11). Entrambe hanno in bacheca la Coppa Suzanne Lenglen spettante alla vincitrice del Roland Garros (Ivanovic nel 2008, Schiavone nel 2010). L’azzurra, nei cinque precedenti, non ha mai vinto con la serba. La Schiavone gioca un ottimo primo set lottando punto su punto come ai tempi d’oro. Frulloni di diritto, back di rovescio, smorzate. La Ivanovic è in difficoltà. Si arriva al tie-break con l’azzurra che si porta sul 4-1. Un doppio fallo e un paio di miracoli della serba capovolgono il punteggio. La Ivanovic ha un primo set point sul 6-5 e un secondo, messo a segno, sul 7-6. Buona la prestazione della Schiavone anche nella seconda frazione di gioco ma si deve arrendere di misura alla serba.

 

Ivanovic b. Schiavone 7-6 (6) 6-4

 

 

Camila Giorgi (n.39) affronta sul court 19 la rumena Alexandra Cadantu (n.87). Dura solo 26 minuti il primo set. L’azzurra è un ciclone e sommerge di vincenti la rumena che non può che assistere passiva allo show dell’avversaria. Nel secondo set qualcosa si inceppa nel gioco della Giorgi. Il servizio non entra e quelli che prima erano vincenti diventano errori gratuiti. In poco tempo si ritrova a dover fronteggiare due set point sul 2-5. Il gioco coraggioso, a volte quasi incosciente dell’azzurra, viene questa volta premiato. La Giorgi si riporta in parità. Il match si decide al tie-break. La Cadantu avanza fino al 4-2 ma l’azzurra oggi non molla, si rifà sotto ed effettua il sorpasso definitivo tra l’entusiasmo di papà Sergio e dei molti italiani che affollavano le due tribunette.

 

Giorgi b. Cadantu 6-1 7-6 (5)

 

 

Sul court 16 Roberta Vinci (n.21) incrocia la diciottenne croata Donna Vekic (n.87), tredici anni di differenza. La croata non ha timori reverenziali contro la più esperta avversaria. La Vinci sembra avere perso lo smalto del suo tennis migliore e non riesce a dare la necessaria incisività al proprio gioco. La tarantina, dopo aver perso il primo set, trova la forza per vincere il secondo. Nel terzo la Vekic è più fresca e, soprattutto, spinge più la palla. Serve per il match sul 5-4 e lo chiude tra le lacrime di gioia.

 

Vekic b. Vinci 6-4 4-6 6-4