La ventenne canadese Eugenie Bouchard supera 7-6 6-2 la Halep. La ceca Petra Kvitova vince 7-6 6-1 con la connazionale Safarova. Sabato si contenderanno il Rosewater Dish…da Wimbledon, ALESSANDRO TERZIANI

Da Wimbledon, Alessandro Terziani – foto Getty Images

 

La finale femminile di Wimbledon sarà tra la ventiquattrenne ceca Petra Kvitova, già vincitrice su questi prati nel 2011, e la giovane stellina canadese Eugenie Bouchard. La ventenne di Montreal, dopo la semifinale agli Australian Open e al Roland Garros, prosegue il suo fantastico 2014 con la prima finale Slam. La Kvitova è alla seconda finale in un Major dopo, appunto, Wimbledon 2011. E’ difficile fare un pronostico per sabato. Vincerà l’esperienza e una naturale predisposizione all’erba della Kvitova o la freschezza e l’esuberanza giovanile della Bouchard? Sicuramente sarà una finale tutta da vedere che speriamo ci faccia dimenticare il deprimente epilogo dello scorso anno tra Bartoli e Lisicki.

 

Nella prima semifinale abbiamo assistito al derby tra le due mancine ceche, Kvitova e Safarova. Nei cinque precedenti ha sempre vinto la Kvitova. Le due si conoscono a menadito, si allenano nello stesso circolo di Prostejov.

Il primo set, non esaltante, è in assoluto equilibrio. Giocano a specchio e nessuna prevale. Si scambiano il break a inizio set per raggiungere il tie-break dove si impone di misura la Kvitova alla seconda palla del set utile.

La vincitrice di Wimbledon 2011 acquista la fiducia per allungare immediatamente sul 3-0 nel secondo set. La Kvitova è più aggressiva e la Safarova fatica a contenerla. Non c’è più match. Dopo 1 ora e 20 minuti la Kvitova, a tre anni di distanza, è nuovamente in finale a Wimbledon.

 

La seconda semifinale tra Bouchard e Halep è decisamente di intensità e livello superiore. La canadese è più potente ma la rumena è un muro di agilità. La Bouchard cerca lo sfondamento, la Halep tenta di spostare la canadese sul diritto per aprirsi il campo e affondare sul rovescio. Break e contro break sull’1-1. Sul 2-2 la rumena subisce una piccola distorsione alla caviglia sinistra che richiede l’intervento medico. Si riprende e si arriva in grande equilibrio al tie-break. Sul 3-2 la partita viene interrotta per alcuni minuti al fine di permettere l’intervento sanitario in tribuna per soccorrere una spettatrice che ha avuto un malore. Alla ripresa la Bouchard si porta sul 6-4 e due match point. Con uno schiaffo al volo di diritto si aggiudica il set alla seconda chance.

 

Nel secondo set la Bouchard prende il largo. La Halep si disunisce e la canadese ne approfitta prendendo saldamente in mano le redini del gioco. In breve tempo si porta sul 5-1. Spreca tre match point. Sul 5-2 ne fallisce altri due. Anche alla canadese di ghiaccio trema il braccio davanti alla finale di Wimbledon. L’aiuta finalmente la Halep con un errore di diritto al sesto match point. Dopo 1 ora e 34 minuti la Bouchard raggiunge la sua prima finale in uno Slam.

 

Semifinali

Kvitova b. Safarova 7-6 (6) 6-1

Bouchard b. Halep 7-6 (5) 6-2