Il giovanissimo talento tedesco, dopo Haase, piega anche il russo Youznhy con un doppio 75 e vola sulla terra rossa di casa… di GIORGIO VALLERIS
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di Giorgio Valleris – foto Getty Images

 

Prima Haase, poi Youzhny. Ma dove vuole arrivare Alexander Zverev? Non serviva essere un grande talent scout per pronosticare una luminosa carriera al biondo tedesco (attuale numero 285); bastava sedersi qualche minuto sullev tribune del Tc Bonacossa e gustarsi le magie di questo baby fenomeno che, lo scorso anno, aveva dominato in lungo e in largo sui campi milanesi, aggiudicandosi l'edizione 2013 del Trofeo Bonfiglio.

 

La grande vittoria di Zverev sui campi del Tc Bonacossa

 

Ma le previsioni sono fatte per essere smentite e, a volte, il salto nel mondo dei grandi è complicato anche per talenti purissimi. E così non tutti i fenomeni junior sfondano. Non sembra questo il caso di Zverev jr che, dopo aver vinto gli Australian Open junior 2014, ha iniziato a "seminare il terrore" anche nel circuito maggiore.

 

Quando vinse a Milano aveva appena 16 anni. Oggi, a 17, sorprende tutti da wild card, volando nell'Atp 500 di Amburgo e infliggendo una dura lezione a giocatori esperti come Haase e, sopratttuto, Youzhny. Ieri, il biondo tedesco aveva inflitto una dura lezione al tennista olandese, sconfitto con un rotondo 60 62 dopo nemmeno un'ora di gioco. E oggi si è ripetuto, sconfiggendo il russo numero 19 del mondo con un doppio 75. Negli ottavi sulla terra rossa di casa, se la vedrà con il colombiano Santiago Giraldo (numero 32 del mondo) che ha avuto ragione del francese Benoit Paire.