Da Melbourne, Alessandro Terziani – foto Getty Images

Ancora una dimostrazione di forza di Novak Djokovic che è sempre più il grande favorito di questi Australian Open. Vittima del serbo è stato oggi il bombardiere Milos Raonic. Sarebbe ingeneroso dire che il canadese ha giocato male, più semplicemente ha trovato di fronte a sé un avversario quasi ingiocabile. Djokovic ha servito in modo incredibile con una percentuale di punti vinti sulla prima dell’89% e del 74% sulla seconda, tutto questo senza mai concedere una sola palla break in tutto il match. Se aggiungiamo che il serbo ha sbagliato solo 17 palle in totale, si spiega bene il risultato finale. A Raonic non sono bastati 15 ace e una velocità media sul primo servizio di 207 km/h. Il canadese ha avuto un senso di frustrazione nel vedersi rispondere a servizi di oltre 220 km/h e nel dovere sempre colpire due/tre volte in più la palla prima di chiudere un punto a Djokovic.

Nel primo set Djokovic ha sempre vinto con facilità il proprio turno di battuta ed ha avuto ben quattro palle break, due sull’1-0 e due sul 4-3, ma Raonic le ha sempre salvate con prime di servizio intorno ai 220 km/h. L’inevitabile tie-break è chiuso 7-5 dal serbo al terzo set point.

Il canadese subisce il contraccolpo psicologico e cede subito il servizio ad inizio secondo set. I giochi scorrono veloci a favore dei battitori e Djokovic si porta avanti di due set.

Nel terzo set Raonic si disunisce e il serbo dilaga chiudendo il match in due ore esatte.

In semifinale Djokovic è atteso da Stan Wawrinka, l’avversario forse più temuto nella corsa verso il quinto Australian Open.

Djokovic b. Raonic 7-6 6-4 6-2

GUARDA LA NOSTRA GALLERY ESCLUSIVA