di Alessandro Magrini -foto Getty Images
Nel caldissimo Martedì di Miami ha vacillato, e non poco, il trono del campione in carica Novak Djokovic.
A sfiorare il “colpaccio” nella giornata di ottavi di finale maschili è stato Alexandr Dolgopolov, attuale numero 65 del mondo. Sul Centrale di Crandon Park il funambolico ucraino è stato protagonista di una prova eccezionale, almeno fino a quando è stato supportato dalle gambe. il 6-0 senz’appello subito nel terzo e decisivo parziale è infatti una conclusione amara e, se vogliamo, ingiusta per il ventiseienne di Kiev. Dopo aver vinto il primo set grazie ad un tie-break da applausi , contraddistinto da un tennis aggressivo ed imprevedibile che ha tolto qualsiasi punto di riferimento a Djokovic, nel secondo parziale Dolgopolov non ha sfruttato due chances di salire 4-0 con ben due break di “margine”. Dal canto suo Novak, da grande campione qual è, non ha mollato ed è rimasto con le unghie aggrappato alla partita, approfittando poi di una comprensibile flessione dell’avversario per riportare in equilibrio le sorti dell’incontro. La sfida di fatto è finita lì: con l’ucraino in netta difficoltà fisica e con il morale sotto i piedi (per di più “tormentati” dalle vesciche), al numero uno del mondo si sono spalancate le porte dei quarti di finale, dove ad attenderlo ci sarà il “sempreverde” David Ferrer, uscito vincitore per 7-6 6-0 dalla “lotta” contro Gilles Simon.
Non si è potuto limitare al classico “compitino” nemmeno Andy Murray, che solo al terzo set è riuscito ad avere la meglio su Kevin Anderson. 6-4 3-6 6-3 lo score a vantaggio dello scozzese, che grazie al quarto successo nei 5 head to head con il sudafricano ha tagliato il prestigioso traguardo delle 500 vittorie in carriera.
Ora Andy è senza dubbio il favorito nel prossimo match contro Dominic Thiem: il giovane austriaco, alla sua prima volta tra i migliori 8 in un 1000, ha infatti interrotto il cammino di Mannarino, giustiziere al terzo turno di Stanislas Wawrinka.
Fernando Verdasco, “sugli allori” dopo la vittoria contro Nadal, è stato invece decisamente ridimensionato dal doppio 6-3 rifilatogli da Juan Monaco. Per l’argentino ora c’è “l’esame” Berdych, che grazie al ritiro di Gael Monfils per una rovinosa caduta ha raggiunto il suo sesto quarto di finale nei 6 tornei giocati quest’anno.
A chiudere il programma di giornata c’era la sfida tra i due “bombardieri” John Isner e Milos Raonic, con il primo che si è aggiudicato contro pronostico la “battaglia degli aces”, sfociata in tre tie-break. Il “Golia” statunitense ora dovrà vedersela con il “piccolo Davide” giapponese Kei Nishikori, finora vero e proprio rullo compressore sulla East Coast: messo a referto il 6-1 6-2 al belga Goffin, il numero 5 del mondo ha infatti perso la miseria di 10 games nei tre incontri disputati.
Oltre ai quarti maschili, a Key Biscayne si anche è definita la prima semifinale del torneo femminile, che vedrà opposte per la quinta volta Andrea Petkovic e Carla Suarez Navarro.
La tedesca, scesa in campo sul Centrale in apertura di programma, non ha dovuto faticare per imporsi 6-4 6-2 su una deludente Karolina Pliskova, cui l’essere giunta tra le prime 8 a Miami varrà quantomeno il best ranking della carriera: da Lunedì la ceca salirà infatti al 12° posto della classifica mondiale.
Nella sessione serale la Suarez Navarro ha infranto i sogni di gloria di Venus Williams, al termine di un match a dir poco altalenante: 0-6 6-1 7-5 lo score a favore della piccola spagnola, mentre alla seconda delle Williams è stato fatale, per ammissione della diretta interessata, il mancato equilibrio tra una tattica di gioco aggressiva e l’elevato numero di errori che talvolta ne deriva.
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RISULTATI OTTAVI DI FINALE MASCHILI
MURRAY d. ANDERSON 6-4 3-6 6-3
BERDYCH d. MONFILS 6-3 3-2 rit.
MONACO d. VERDASCO 6-3 6-3
THIEM d. MANNARINO 7-6 4-6 7-5
FERRER d. SIMON 7-6 6-0
DJOKOVIC d. DOLGOPOLOV 6-7 7-5 6-0
NISHIKORI d. GOFFIN 6-1 6-2
ISNER d. RAONIC 6-7 7-6 7-6
RISULTATI QUARTI DI FINALE FEMMINILI
PETKOVIC d. PLISKOVA 6-4 6-2
SUAREZ NAVARRO d. V. WILLIAMS 0-6 6-1 7-5
