da Monte-Carlo, Andrea Merlo – foto Getty Images
Oggi il menu servito sui campi del Principato è stato a dir poco regale. Un antipasto dal gusto forte con il campione uscente Wawrinka impegnato con il coriaceo Monaco. Come primo piatto il Signore del rosso Nadal opposto a un francesino che farà parlare di sè: Lucas Pouille. La seconda portata è stata di quelle che non si dimenticano: Roger Federer contro Jeremy Chardy. Il dolce poi è stato immerso in salsa transalpina, con Tsonga impegnato con il talentuoso Goffin. Anche il court de Princes non ha lesinato in quanto a spettacolo, con gli occhi azzurri fissati sul secondo match in programma, quello tra Fognini e Dimitrov.
Wawrinka ha disputato un primo set di grande livello. Le accelerazioni improvvise con entrambi i fondamentali sono risultate assolutamente illeggibili per l'argentino. Nel secondo set Monaco ha opposto maggiore resistenza, ma si è comunque dimostrato decisamente inferiore e ha ceduto con lo score di 6-1,6-4.
Il pubblico e la critica attendevano al varco Rafael Nadal, apparso sotto tono in questi primi mesi del 2015. Lo spagnolo ha faticato nei primi games a imporre il proprio gioco su Pouille, che si è dimostrato avversario tenace. Finito il rodaggio però Rafa ha riproposto il classico schema con angoli impossibili e recuperi al limite dell'umano. Pouille è stato domato 6-2,6-1
All'ora del caffè è poi sceso in campo Roger Federer, opposto a un avversario che l'anno scorso a Roma era riuscito nello sgambetto a Sua Maestà. Questa volta non c'è stata gloria per il volenteroso Jeremy. Federer ha liquidato la pratica con soli tre games al passivo.
Mentre Nadal scaldava il centrale, buona parte del pubblico si spostava sul Cout De Princes, dove Fognini iniziava il palleggio con Grigor Dimitrov. Nonostante il grande incitamento Fabio ha dovuto alzare bandiera bianca. E' lecito aspettarsi di più dal tennista ligure, poichè è ben noto che giocare alla pari con il bulgaro sia nelle sue corde. A onore del vero però oggi Grigor è stato autore di una prova davvero convincente; in particolar modo in avvio di primo set ha giocato con grande profondità e ritmo. A Fabio sono stati fati due break al passivo per dover salutare anzitempo la baia monegasca.