Varcata la soglia, è il commento del Masters 1000 di Miami a darci il benvenuto. Sulla sinistra ci accoglie un salottino con uno schermo; pochi passi più in là un campo test, con tanto di macchina spara palle per mettere sotto torchio gli oltre 100 telai a disposizione dei clienti volenterosi. Prima che un negozio specializzato, Eiffel59 è un club, nel senso nobile del termine: un luogo che racchiude una passione, dove i “soci” scambiano quattro chiacchiere davanti alla macchinetta del caffè, condividono opinioni sull’attrezzatura, si danno appuntamento per tifare l’italiano del momento.

 

 

Alla periferia di Casale Monferrato, all’interno di un capannone di 400 metri quadri (ma quelli a disposizione sono 1600, dovessero servire), tutti i marchi trovano la loro casa. “L’80% della nostra clientela viene da fuori, abbiamo persone che vengono appositamente dal bresciano, dal Veneto, dal Piemonte e dalla Liguria”, ci spiega Marco Gazziero (nella foto a sinistra), titolare del negozio che porta il nickname del suo collaboratore, Mario Parisio (nella foto qui sotto a destra), incordatore ultra navigato con alle spalle esperienze Slam e Atp, nonché socio di Gazziero nell’affare Starburn.

 

 

 

 

“La nostra attività è nata come distributori italiani delle corde Starburn. Dopo pochi anni ci siamo resi conto che c’era fame di negozi specializzati, di luoghi che mostrassero dal vivo quello che la gente vede su siti tipo Tennis Warehouse, perché un negozio multisport difficilmente riesce a soddisfare l’utente smaliziato di oggi. Noi per primi siamo grandi appassionati, io avevo un capannone sfitto e così abbiamo iniziato quest’avventura”.

 

 

Da Eiffel59 la consulenza è il vero plus, tanto che difficilmente un cliente esce dal negozio con la racchetta che si era ripromesso di acquistare. “Qui da noi non c’è il telaio best seller, si vende di tutto e soprattutto ciò che è più indicato per quel giocatore”, grazie a un programma test che è il vero fiore all’occhiello della struttura. Anche se, ci tengono a precisare, “Non siamo dei geni, abbiamo solo riproposto quello che già facevano in un negozio australiano. Con una spesa di 50 euro, ogni cliente ha a disposizione 6 mesi in cui può testare due telai alla settimana. E se alla fine del periodo decide di acquistare da noi, la quota viene scalata”.

 

 

Il rapporto con il cliente è quasi amichevole, si opera anche via internet ma con una consulenza via mail che, se va a buon fine, si traduce in una vendita per corrispondenza.

Idee molto chiare, di chi ha ben in testa la direzione del mercato e quale posto vuole occupare. Il valore inestimabile della competenza è l’ariete nella battaglia contro l’online: “Se cresceranno i negozi specializzati, l’acquisto via internet potrebbe perdere di senso”.

 

 

E con lo stesso, responsabile approccio, si affronta la richiesta di customizzazione dei telai, sempre più comune anche se non sempre consapevole. “Noi lavoriamo soprattutto sull’accoppiamento di racchette per swingweight (inerzia, ndr), peso e bilanciamento, per ottenere coppie gemelle. Siamo invece contrari al custom inteso come stravolgimento dell’attrezzo. Facciamo personalizzazioni entro un massimo del 5% del peso, solo un aggiustamento di fino, sempre dopo aver visto giocare la persona. Ecco perché dopo che spieghiamo la nostra filosofia, spesso il cliente lascia perdere. Non c’è nulla che valga di più della persona soddisfatta. Se ti scelgono per il prezzo, vengono una volta e se ne vanno, se apprezzano l’aiuto, anche spendendo qualcosa in più, tornano da te”.

 

E non è un caso se la gente, da queste parti, torna sempre volentieri, anche solo per un consiglio.