Il cinese Wang Xiaofei si aggiudica la sesta edizione del prestigioso torneo under 13 Longines Future Tennis Aces. Nella splendida cornice di Champ de Mars, battuto in finale il britannico Jack Pinnington. Poi l’esibizione con Arnold Clement e Michael Llodra … da Parigi, MAX GRASSI

dal nostro inviato a Parigi, Max Grassi

 

Sono bastati 23 minuti al tycoon cinese Wang Xiaofei per avere ragione dell’inglesino Jack Jones Pinnington in una finale senza storia (4-0 4-0) giocata nell’affascinante cornice di Champ de Mars sotto le pendici della Tour Eiffel.

 

Un epilogo inatteso dopo un torneo molto equilibrato che ha visto molti match decidersi al super tie-break. L’impressione è che il 12enne cinesone (Xiaofei era decisamente più alto degli avversari) abbia preso fiducia di giorno in giorno fino ad imporre il suo tennis aggressivo e fisico. Al piccolo suddito della regina non è rimasto che lanciare qualche timida ed educata imprecazione al cielo grigio parigino e correre al net per stringere la mano al più forte avversario.

 

Si è così conclusa la sesta edizione del torneo under 13 Longines Future Tennis Aces, un’edizione a suo modo storica visto che segna uno spartiacque che ricorderemo. Non era mai successo che un tennista cinese andasse solamente vicino a vincere questa competizione (che, lo ricordiamo, lo scorso anno è stata vinta dall’italiana Federica Rossi). Siamo ormai abituati a vedere le cinesi protagoniste tra le donne (un esempio su tutti lo Slam vinto da Na Li all’Australian Open 2014 prima di ritirarsi nello stesso anno), ma mai tra i maschi. Che abbia origine proprio dai Longines Aces l’invasione cinese tra gli uomini?

 

In qualche modo ce lo conferma proprio il piccolo Wang, la cui efficacia in campo è inversamente proporzionale alla loquacità, serio e timido che più timido non si può ai nostri microfoni (e con il necessario aiuto dell’interprete): “Probabilmente ci sarà un boom di giocatori uomini cinesi nei prossimi anni perché stiamo migliorando sempre di più”.

 

“Sono molto felice per questa esperienza – continua il piccolo tennista nato in un paese chiamato “Giorgia” o almeno questa è la pronuncia della città visto che qui l’interprete non ha potuto aiutarmi se non ripetendo esattamente la pronuncia di Xiaofei -, è la prima volta che vengo a Parigi. Spero di diventare un giorno un tennista professionista”.

 

“Oggi ho giocato molto rilassato e questa è stata la chiave del mio successo. In verità mi sono sentito più nervoso a giocare l’esibizione con Clement e Llodra che nella finale del torneo. Ho imparato molto da questa settimana a Parigi e torno in Cina veramente felice. Qui ci hanno trattati come giocatori professionisti e io oggi mi sento proprio come un campione”.

 

“Adesso devo solo migliorare e migliorare ancora – conclude Wang che ha in Roger Federer. il suo idolo con la racchetta – finché sarò abbastanza bravo da tornare a Parigi per giocare il Roland Garros”.

 

Per la casa orologiera svizzera – timekeeper ufficiale del Roland Garros 2015 – si chiude un’edizione da incorniciare. Ora la Cina non è più solo in testa alle altre Nazioni per fatturato ma anche per meriti sportivi. Nel salutare tutti, il vice-presidente di Longines Juan Carlos Capelli (nella prima foto in alto il secondo da sinistra), ha dato l’appuntamento al 2016 per la settima edizione del Longines Future Tennis Aces. Con lui, per premiare i ragazzini provenienti da 16 diverse nazioni, anche il numero uno della Federazione francese Jean Gachassin (nella prima foto in alto il secondo da destra).