Da Parigi, Alessandro Terziani – foto Getty Images
Novak Djokovic è il grande favorito della vigilia. Anche i precedenti con Stan Wawrinka recitano un impietoso 17-3 per il serbo. Ma lo svizzero è in gran forma e tatticamente è uno dei pochi giocatori che riesce a mettere in difficoltà Djokovic sulla diagonale di rovescio per poi chiudere con il lungolinea. Giocatore potente, ma non proprio agile, Wawrinka e dotato di uno dei servizi più efficaci del circuito. Se riuscirà a tenere una buona continuità di rendimento nel corso del match, senza passaggi a vuoto, assisteremo a un match spettacolare come lo sono state le ultime quattro sfide tra i due negli slam, tutte conclusesi al quinto set (Australia Open 2013, 2014, 2015 e Us Open 2013), tra le quali il successo dello svizzero a Melbourne lo scorso anno quando vinse anche il titolo. Da non sottovalutare anche l’enorme pressione a cui sarà sottoposto Djokovic nell’affrontare una finale da vincitore annunciato di un torneo che non ha mai vinto.
Nel primo set Djokovic è bravo a disinnescare lo svizzero non dandogli mai ritmo. Il serbo cerca di non di far giocare a Wawrinka più di due volte lo stesso colpo cambiando anche ripetutamente le rotazioni dei colpi. Djokovic non rischia mai sul proprio servizio e, grazie a un doppio fallo dello svizzero, si prende il break sul 3-3. Sul 5-4 Djokovic serve per il set. Wawrinka gli annulla con due gran vincenti altrettanti set point e si procura addirittura la prima palla break a suo favore che il serbo neutralizza con un servizio vincente. Con fatica Djokovic riesce infine a tenere il servizio e si porta in vantaggio di un set.
Nella seconda frazione di gioco Wawrinka inizia a districarsi dalla ragnatela del serbo. Entra dentro il campo e inizia a incrinare il muro eretto da Djokovic con violenti colpi di rimbalzo. Lo svizzero spreca ben 5 occasioni per conquistare il break (2 sul 2-1, 1 sul 3-2, 1 sul 4-3, 1 sul 5-4). La sesta chance sul 5-4, che vale anche il set, è quella buona. Il serbo, stizzito, fa a pezzi la racchetta. Sacrosanto warning. Dopo 1 ora e 38 minuti siamo un set pari. Una frazione di gioco dominata da Wawrinka ben più di quanto appaia dal punteggio.
Il terzo set di Wawrinka è da incorniciare. Dalla sua racchetta partono solo vincenti, al termine del match saranno addirittura 60 contro i 30 dell'avversario. Djokovic è in confusione ma riesce a salvare 3 palle break sullo 0-1. Nulla può sul 2-3 quando lo svizzero gioca 4 incredibili vincenti consecutivi. Sul 2-4 Djokovic ha una chance di contro break ma un brutto errore di diritto non gli consente di concretizzarlo. Wawrinka si porta sul 5-3 e chiude facilmente il set sul proprio servizio dopo 2 ore e 20 minuti.
Un momento di flessione dello svizzero all’inizio del quarto set e Djokovic, con il carattere del campione, si porta subito sul 3-0 con un break di vantaggio. Ma oggi è la giornata di Wawrinka. Lo svizzero, al termine di uno scambio infinito, effettua il contro break. 3-3. La partita vive adesso la fase più avvincente ed emozionante. Wawrinka ha due chance di strappare nuovamente la battuta al serbo. Djokovic gliele annulla con due interventi a rete, il secondo con una spettacolare voleè di rovescio in tuffo. 4-3 Djokovic. Il pubblico impazzisce. Nel gioco successivo, 0-40, è Wawrinka a infilare 5 punti consecutivi per il 4-4. Djokovic va a servire e lo svizzero, alla terza chance, lo infila con un meraviglioso passante di rovescio. Wawrinka serve per il match sul 5-4. Si procura un primo match point che viene annullato dal serbo. Djokovic riesce a ottenere una palla break che lo riporterebbe in parità ma lo svizzero ottiene la seconda palla del match. Un rovescio lungolinea, il marchio di fabbrica di Wawrinka, pone il giusto suggello alla contesa dopo 3 ore e 12 minuti.
Meritata vittoria per lo svizzero che, per tre set, ha giocato un tennis stellare. Il primo trofeo al Roland Garros e secondo slam per Wawrinka che fuga definitivamente quell’ombra di casualità sulla sua vittoria agli Australian Open 2014 su un Nadal acciaccato.
Per Djokovic, con la terza finale persa, continua la maledizione del Roland Garros. Unico trofeo dello slam che manca nella sua bacheca. E’ ancora nettamente il numero uno al mondo ma in questo torneo è apparso, per la prima volta in stagione, vulnerabile.
Una finale entusiasmante, un grande spot per il tennis. Avanti con Wimbledon.
Wawrinka b. Djokovic 4-6 6-4 6-3 6-4