Se al primo turno è stata paura, al secondo è diventato terrore. Ma la buona notizia è che Roberto Marcora (foto Panunzio) ce l’ha fatta di nuovo, imponendosi per 4-6 7-6 6-1 e raggiungendo i quarti di finale del Trofeo Fba Ad Valorem, il Futures da 15 mila dollari di montepremi del Tennis Club Busto Arsizio. Alla vigilia il padrone di casa l’aveva detto: “Quello con Riccardo Maiga non sarà un incontro facile”. I due, compagni d’allenamento da parecchi anni, hanno pranzato insieme prima del match e scherzato a lungo, ma appena scesi in campo hanno fatto sul serio sin dal primo 15. Ne è uscita un’autentica battaglia di quasi tre ore, di nervi ancor prima che di tennis, e sono stati proprio i nervi a tradire lo svizzero, perfetto per buona parte del match ma non a sufficienza per portarlo a casa. Dopo l’iniziale 0-3 l'elvetico si è sciolto ed è salito in cattedra: con un tennis brillante, tanta attenzione e altrettante discese a rete ha vinto il primo set, e con un break sul 5-5 del secondo si è preso la chance di servire per il match. Tutto ha funzionato fino a quando è stato il momento di prendersi un successo pesante, contro un amico ma soprattutto un avversario che lo precede di oltre mille posti in classifica. Si è conquistato un match-point, ma l’ha vanificato con un gravoso doppio fallo, regalando al rivale l’accesso al tie-break che è diventato lo spartiacque dell’incontro. Marcora l’ha vinto per 7 punti a 5 e poi ha approfittato del graduale crollo dell’avversario, a corto di energie per battagliare anche in un terzo set durato di fatto soltanto qualche game. Per Marcora, dunque, tanta fatica ma anche un nuovo successo, che gli regala il derby azzurro con il mancino ravennate Pietro Licciardi, ventunenne numero 624 del ranking Atp, vittorioso per 6-2 6-4 sul ticinese Luca Margaroli.
Oltre a Marcora e Licciardi, hanno raggiunto i quarti di finale altri due tennisti azzurri: Riccardo Bonadio, e Alessandro Petrone. Il primo, 21enne friulano trapiantato a Milano, ha firmato la sorpresa di giornata, riaprendo un match che pareva ormai perso contro il serbo Miki Jankovic, sesta testa di serie del torneo. Il 20enne di Belgrado ha comandato senza grosse difficoltà fino al 6-4 3-1 in proprio favore, poi è leggermente calato fisicamente e ha concesso una chance. Bonadio non se l’è lasciata sfuggire, vincendo undici degli ultimi dodici giochi e mostrando un rovescio a una mano tanto bello quanto efficace. Ai quarti di finale l’allievo di Fabio Colangelo se la vedrà con la seconda testa di serie Ivo Klec, a segno senza patemi su Francesco Borgo. Vittoria in due set anche per il milanese Alessandro Petrone, che l’ha spuntata per 7-5 6-4 nella sfida tricolore con Giacomo Oradini. Avanti anche gli argentini Lipovsek Puches e Martinez, che si sfideranno in un derby con vista sulla semifinale, e lo sloveno Nik Razborsek, unico qualificato ad aver raggiunto i quarti. Quest'ultimo ce l'ha fatta rimettendo in piedi un match iniziato malissimo contro il francese Maxime Chazal, testa di serie n.4 del tabellone. Giovedì, sulla terra battuta di via Torino 7 (Castellanza), i quarti di finale del singolare e le semifinali del doppio. Ingresso gratuito.
RISULTATI – Singolare. Secondo turno: Marcora b. Maiga (Sui) 4-6 7-6 6-1, Licciardi b. Margaroli 6-2 6-4, Razborsek (Slo) b. Chazal (Fra) 1-6 7-5 6-3, Petrone b. Oradini 7-5 6-1, Martinez (Arg) b. Maccari 6-2 6-2, Lipovsek Puches (Arg) b. Celebic (Mne) 6-3 7-6. Bonadio b. Jankovic (Srb) 4-6 6-3 6-1, Klec (Svk) b. Borgo 6-2 6-2. Doppio. Quarti di finale: Borgo/Volante b. Carlone/Di Lorenzo 6-1 6-2, Licciardi/Maccari b. Jankovic/Razborsek (Srb/Slo) 6-3 6-4. Da concludere: Camurri/Vilardo – Bonadio/Della Tommasina, Maiga/Margaroli (Sui) – Lipovsek Puches/Martinez (Arg).
Ufficio Stampa Trofeo FBA Ad Valorem