Fuori subito il finalista della passata edizione Kei Nishikori e tra le donne fuori subito Jankovic, Ivanovic, Suarez Navarro. Bene gli azzurri, avanti Seppi, Fognini e Vinci… di GIORGIO VALLERIS
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di Giorgio Valleris – foto Getty Images

 

Il sole splende sulla Grande Mela e le sorprese non mancano certo in questa prima giornata di Us Open 2015. Se lo scorso anno i protagonisti della finale furono l'unica vera sorpresa dello Slam newyorkese, quest'anno si parte a suon di scivoloni illustri. Fuori subito proprio il finalista 2014, Kei Nishikori, sconfitto all'esordio da Benoit Paire per 6-4 3-6 4-6 7-6(6) 6-4. Che il francese abbia i mezzi tecnici per mettere in difficoltà chiunque è cosa nota, ma che riesca a giocare con continuità ed equilibrio – servendo benissimo – su una superficie a lui poco gradita è un inedito. Dall'altra parte della rete, il resto lo fa il 25enne giapponese che appare confuso e sbaglia troppo, specie col dritto e non sfrutta due match point consentendo al transalpino di tornare in partita.

 

 

I momenti decisivi della sfida tra Paire e Nishikori

 

 

Tutto facile invece per Novak Djokovic che liquida Joao Souza con un facile 6-1 6-1 6-1. Nadal fatica un po' col baby talento Borna Coric (lo stesso che gli aveva giocato un brutto scherzo a Basilea lo scorso anno) ma passa indenne l'esordio per 6-3 6-2 4-6 6-4.

 

Ma Nishikori è in buona compagnia, sono tanti i tonfi pesanti nel day 1 a Flushing Meadows, specie in campo femminile. Fuori subito una spenta Ana Ivanovic che cede il passo alla Cibulkova (6-3 3-6 6-3) e Carla Suarez Navarro che subisce un pesante 6-1 7-6 dalla Allertova. Brutto tonfo anche per l'ex numero uno del mondo Jelena Jankovic, sconfitta dalla wild card Dodin per 2-6 7-5 6-3. Buona la prima le sorelle Williams: Serena approfitta del ritiro della Diatchenko (ma quando il match era già ipotecato sul 6-0 2-0) mentre Venus è bravissima a superare la Puig in uno degli incontri più insidiosi di questo primo turno col punteggio di 6-4 6-7(7) 6-3.

 

Capitolo azzurri: bene Fabio Fognini, Andreas Seppi e Roberta Vinci. L'alteatisino, che domina in lungo e in largo, si incarta un po' nel finale quando non chiude per due volte il match contro il giovane statunitense Tommy Paul (classe 1997) facendosi agganciare sul 5-5. Ma niente paura, Seppi non si scompone e chiude con un rotondo 6-4 6-0 7-5. L'inizio di Fogna è invece da incubo: incassa un pesante 6-2 dallo statunitense Johnson e rischia il flop, quando subisce il break all'inizio del secondo parziale ma torna in campo con il giusto approccio mentale e ribalta l'incontro. Ci mette del suo anche l'avversario che sul più bello, nel quarto set, infila tre doppi falli consecutivi consrntendo al ligure di impattare sul 5-5 e poi chiudere al tie break agevolemente per 7-2. Un plauso particolare va a Marco Cecchinato: il giovane tennista siciliano, al debutto in uno Slam, esce tra gli applausi, dopo aver messo in difficoltà un ex Top Ten come Mardy Fish.

 

Esordio col sorriso per Roberta Vinci, prima delle sei italiane al via nel tabellone principale a scendere in campo. Robertina ha sconfitto la californiana Vania King con un doppio 6-4 in un'ora e 20 minuti. Al secondo turno, la tennista di Taranton attende la ceca Denisa Allertova, 22enne numero 77 nella classifica mondiale.

 

Oggi in campo Roger Federer contro l'argentino Leonardo Mayer e un debutto da brividi per Andy Murray col talentuoso (e discusso) baby fenomeno australiano Nick Kirgios.

 

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