Dopo la sconfitta contro Novak Djokovic, Stefanos Tsitsipas ha rilasciato alcune dichiarazioni alla stampa. Il greco ha parlato della sua partita, del campo delle Finals e della possibilità ormai sfumata di diventare numero 1 al mondo.
Stefanos Tsitsipas ha esordito alle Nitto ATP Finals perdendo contro Novak Djokovic. Il numero uno greco si è fermato a parlare con i giornalisti dopo il match, e ha analizzato la sua partita e l’atmosfera di un grande evento come questo. “La sensazione che si ha in un torneo come questo è che non ci si possa rilassare neanche un momento e che tutti i partecipanti hanno un desiderio incredibile di vincere. È qualcosa di prestigioso essere il migliore tra i migliori, in aggiunta alla spinta nel ranking che si può ottenere vincendo qui. È chiaro, iniziare con una vittoria è importante, però mi focalizzerò sulla partita con ottimismo. Questa sconfitta mi renderà ancor più motivato nelle prossime partite e la cosa più importante è che mi sto divertendo molto nella competizione. Anche ora il mio obiettivo principale è mantenere questa sensazione, indipendentemente dal fatto che possa vincere o perdere”.
Comunque vada questa edizione, per la quale il greco non è partito favorito, resta da ricordare che Tsitsipas ha già vinto questo torneo, nel 2019. “Quella settimana mi sono avvantaggiato con una mentalità competitiva molto buona, e ora sto cercando di recuperarla. I buoni ricordi e il modo con cui sono riuscito a conquistare quel risultato mi aiuteranno. Credo che la cosa migliore che ho fatto sia stata la gestione delle emozioni nei momenti complicati e sotto pressione. La cosa fondamentale è adattarmi al ritmo dell’avversario e riuscire a rispondere in ogni occasione. Se lo faccio, per quanto possa essere una giornata storta, so che posso giocarmela”.
Il greco si unisce all’analisi del terreno di gioco, di cui hanno parlato in tanti in questi giorni. “Non si può negare che il campo sia molto veloce, però credo che questo possa fare bene al mio gioco. Il servizio e il primo colpo successivo sono più forti e questo per me è un bene. Il problema con Novak è stato che ho iniziato male ed è difficile rientrare dopo in partita quando sei già in svantaggio. Non sono contento per come è andato il primo set e la mia sensazione è che nel secondo ho giocato con il ritmo giusto. Tutto si è deciso in pochi punti, nei quali anche la fortuna è stata determinante e, purtroppo, non mi è andata bene”.
È chiaro che Stefanos sia arrivato a Torino con un po’ di pensieri in testa anche riguardo alla possibilità di chiudere l’anno da numero uno del ranking mondiale. Il numero tre al mondo, però, avrebbe dovuto vincere il torneo da imbattuto per spodestare Carlos Alcaraz, cosa che non potrà accadere. “Chiaramente se avessi vinto tutte e cinque le partite di questa settimana sarei stato degno di occupare quella posizione, ma non era qualcosa a cui pensavo. Mi ha fatto emozionare avere la possibilità, dal punto di vista matematico, di conquistare qualcosa che per me è un sogno e un obiettivo a lungo termine. Non ho fretta di arrivare, ad essere sincero, e credo veramente che un giorno ci arriverò. Quello che devo fare è concentrarmi sul mio tennis, sulla mia crescita come giocatore e non essere ossessionato da questo traguardo, perché sarà solo una conseguenza del lavoro ben fatto, semmai dovessi arrivarci. Posso essere felice anche senza essere numero uno, ma è chiaro che, se dovessi arrivarci, lo sarei ancor di più”. Per Tsitsipas, dunque, sembra essere solo questione di tempo. Il greco ora dovrà sfidare Daniil Medvedev, in una sfida che è già da dentro o fuori.