Da Londra Federico Mariani – foto Getty Images
Rafa Nadal spazza via un Murray distratto e poco incisivo mettendo una seria ipoteca sul passaggio della fase a gironi verso le semifinali, al via nella giornata di sabato. 6-4 6-1 il severo punteggio col quale l’iberico firma la sedicesima vittoria della rivalità con Andy, fermo a quota sei, che gli negò il titolo nell’unica finale a livello Masters 1000 del 2015, peraltro sulla terra di Madrid.
Occorrono 91 minuti al mancino di Manacor per archiviare la pratica e lanciarsi verso una qualificazione che solo la matematica non sancisce ancora come certa. Nadal, infatti, potrebbe staccare il pass per la semifinale già stasera qualora Wawrinka batta (con ogni punteggio) Ferrer o qualora sia lo spagnolo a vincere ma in tre set. Sostanzialmente la sola vittoria in due del valenciano terrebbe Rafa in bilico fino alla terza giornata.
Alla luce della prestazione decisamente al di sotto delle attese di Murray – macchiata 29 errori gratuiti – risulta impossibile non citare la prossima finale di Coppa Davis in programma nel prossimo weekend. Un appuntamento di vitale importanza per lo scozzese che, con una vittoria, riporterebbe l’Insalatiera ai sudditi della Regina a distanza di 79 anni. Le sirene di Gent potrebbero aver distratto non poco Andy, così come testimoniato dagli allenamenti sulla terra affrontati dal ventottenne di Dunblane in settimana. Ciò detto, va assolutamente rimarcata la performance priva di pecche del quattordici volte campione Slam, sempre più rilanciato in un finale di stagione positivo oltre ogni immaginazione dopo un deludente 2015.
La partita. Dopo uno scambio di break ravvicinato nei primi due giochi dell’incontro, i due cavalcano accoppiati fino al 4-4, con un rendimento tuttavia ben differente: mentre Nadal carbura con l’andare dei giochi, martella col dritto in versione d’annata e tiene botta col rovescio accettando scambi prolungati sulla diagonale destra per nulla amata, Murray fatica terribilmente per difendere i propri turni di battuta. Sia nel sesto che nell’ottavo gioco lo scozzese è costretto a rimontare il 15-40, tirando fuori il meglio di sé proprio nelle palle break per un totale di cinque chance vanificate. Chiamato a servire per restare in vita nel set sul 4-5, lo scozzese subisce il break decisivo a zero, figlio di un game giocato straordinariamente bene dallo spagnolo che con tre colpi vincenti inchioda Murray ed incassa il set dopo 59 minuti.
E’ proprio nella fase centrale dell’incontro che Rafa crea una voragine tra sé ed il rivale assestando un parziale mortifero di 17-3 che, oltre a permettergli guadagnare il primo set, lo manda in fuga nel secondo fino al 3-0. Nel quarto game Murray riesce finalmente a muovere lo score, ma due giochi più là ‘scioglie’ definitivamente regalando un ulteriore break – il quarto della sua partita – che spiana la strada di Nadal verso un agevole trionfo, suggellato dal 6-1 finale.