Roger si sbarazza senza problemi di Goffin mentre quella tra Nole e il francese è stata una sfida ricca di colpi di scena. Avanti anche Berdych e Nishikori… di FABRIZIO SALVI

di Fabrizio Salvi – foto Getty Images

 

Quello che a priori poteva sembrare scontato è difatti avvenuto. Avanzano alla seconda settimana, quindi ai quarti di finale, sia Tomas Berdych che Kei Nishikori ma, soprattutto, Novak Djokovic e Roger Federer.

 

Tutto molto, troppo, facile. E’ un Roger Federer perfetto quello visto all’ora di pranzo italiana, quando in Australia erano le 23, che non ha lasciato il minimo spiraglio di speranza al talentuoso belga David Goffin. Tre set, trentanove vincenti e pochissimi errori gratuiti, sono stati sufficienti per superare il suo giovane avversario che, seppur volenteroso, non ha trovato le armi per controbattere cotanta esperienza e classe. La costante è stata la pressione che Federer ha messo sulle spalle, esili, del suo avversario durante ogni turno di risposta e la conseguenza sono stati i doppi break ottenuti in tutti e tre i set. Adesso Federer avrà di fronte uno dei giocatori che è sembrato tra i più solidi in quest’edizione dell’Australian Open, Tomas Berdych.

 

Novak Djokovic non ha avuto affatto vita facile oggi contro Gilles Simon, un giocatore che ha nella tenacia e nella resistenza allo sforzo un suo punto di forza, fondamentale in giornate come queste. Ci sono voluti cinque set e 4 ore mezza di gioco a Nole per battere un grande Simon, caparbio e convinto di potercela fare nonostante la grandezza del suo avversario. E’ stata una partita dura, con scambi molto lunghi risolti spesso con colpi sensazionali. Nole non ha mostrato carenze nel gioco durante la partita, ma l’accuratezza dei suoi colpi ha dato da pensare più di una volta quest’oggi. Ha, infatti, commesso la bellezza di cento errori non forzati, i quali hanno alimentato sempre di più la fiammella della speranza in Simon il quale, supportato a tratti dall’intero stadio, ha portato la partita fino al quinto e decisivo set. E’ proprio in questo momento che Djokovic, con una Rod Laver Arena non particolarmente calorosa nei suoi confronti e con un avversario più che mai convinto nell’impresa, che ha mostrato ancora una volta il suo spessore. Ha strappato via il servizio al suo avversario a metà del set e, nonostante i tentativi coraggiosi di Simon di tenersi a galla, ha portato a termine la partita con una vittoria.

 

Tomas Berdych ha destato un’ottima impressione di se nel corso del torneo e questo ne faceva presupporre una partita meno complicata contro Roberto Bautista Agut. Sono stati cinque set nei quali lo spagnolo ha cercato di evitare gli errori, lasciando velatamente l’iniziativa al ceco. E’ stato un match a scorrimento veloce e a Tomas Berdych è bastato restare in campo per 3 ore e un quarto circa, per avere la meglio sul suo avversario.

 

Un risultato sorprendente è quello tra Jo-Wilfried Tsonga e Kei Nishikori, che ha visto il giapponese avere la meglio sul suo avversario in soli tre set. Il servizio è stato il fondamentale che ha condannato alla sconfitta il ragazzo di Le Mans. Non è stato in grado, infatti, di ottenere buone medie con i suoi turni e ha sciaguratamente regalato il break al giapponese all’inizio di ogni set. Con questi presupposti era difficile tener testa a un ottimo Nishikori, il quale è sembrato in buona forma e che rappresenterà sicuramente un grande problema per il suo prossimo avversario, Novak Djokovic.

 

TABBELONE MASCHILE

N. Djokovic – Gilles Simon 6/3 6/7 6/4 4/6 6/3

J. Tsonga – K. Nishikori 4/6 2/6 4/6

R. Bautista Agut – T. Berdych 6/4 4/6 3/6 6/1 3/6

R. Federer – D. Goffin 6/2 6/1 6/4

 

TABELLONE FEMMINILE

S. Williams b. M. Gasparyan 6-2 6-1

M. Sharapova b. B. Bencic 7-5 7-5

C. Suarez-Navarro b. D. Gavrilova 0-6 6-3 6-2

A. Radwanska b. A. Friedsam 6-7 6-1 7-5

 

 

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