Il canadese si impone 6-3 3-6 6-3 6-4 su Gael e vola in semifinale dove sfiderà Andy Murray. Una grande prova di maturità… di GIORGIO VALLERIS

di Giorgio Valleris – foto Getty Images

 

Milos Raonic è il primo canadese a raggiungere una semifinale sotto il cielo di Melbourne. Il 25enne allievo di Riccardo Piatti si è imposto nettamente contro Gael Monfils per 6-3 3-6 6-3 6-4 guadagnando l'ultimo pass per le semi dove sfiderà Andy Murray. Una grande prova di maturità per Milos che ha dominato la sfida dall'inizio alla fine e la conferma, dopo la grande prova contro Wawrinka, che è pronto per i palcoscenici più prestigiosi, proprio come questi Australian Open 2016.

 

E proprio la lunga e sfiancante partita contro lo svizzero, risolta al quinto, faceva sorgere qualche dubbio sulla tenuta di Raonic in un match che avrebbe potuto essere molto atletico, ma le cose sono andate diversamente. Sono bastate 2 ore 15 minuti al canadese per liquidare Monfils che non è mai stato davvero pericoloso. Merito di Raonic che ha gestito gli scambi evitando di trasformarli in maratone sfiancanti.

 

Se proprio vogliamo cercare le responsabilità del tennista transalpino, forse la sua colpa maggiore, oggi, è stata quella di lasciare un po' troppo l'iniziativa all'avversario senza provare a sparigliare le carte ma subendo troppo passivamente. Nel primo set l'equilibrio dura pochissimo, ottenuto l'1-1 Monfils cede subito e Milos vola sul 4-1 e poi chiude 6-3. Nel secondo c'è l'unico passaggio a vuoto del gigante di origine montenegrina ch però non compremette nulla.

 

Dal terzo set in poi ricomincia il monologo di Raonic che non è solo ottimo in fase di battuta, ma sfodera bordate a ripetizione che mettono in continuo affanno Monfils. Nel quarto set, dopo aver annullato una pericolosa palla break, Raonic vola sul 5-3 e si guadagna la possibilità di servire per il match. Nel gioco seguente risparmia le energie e lascia accorciare Monfils senzo opporre troppa resistenza, ma nel suo turno di servizio ottiene due match point consecutivi. Gli basta il primo e con uno schiaffo al volo perfetto diventa la prima testa di serie numero 13 a raggiungere una semifinale Slam dai tempi di David Nalbandian agli Us Open 2003.