Paziente, concentrato e solidissimo, questo è stato Gael Monfils che domani pomeriggio sfiderà Martin Klizan per aggiudicarsi il titolo. Da Rotterdam, FABRIZIO SALVI

Da Rotterdam, Fabrizio Salvi – Foto Getty Images

 

Per lo spettacolo non si poteva chiedere di meglio. Due giocatori con delle peculiarità talmente marcate, seppure differenti, che attraggono come una calamita le attenzioni delle persone. Il primo semifinalista è Philipp Kohlschreiber, trentaduenne tedesco con uno stile di gioco molto bello e forse, proprio per questo, meritevole di più titoli di quelli che ha di fatto conquistato, solo sei a livello Atp. Purtroppo il solo stile e i bei colpi non bastano per vincere dei trofei, serve soprattutto attitudine mentale alla vittoria e aggressività contro i giganti del circuito, cosa che spesso gli è mancata. L’altro è Gael Monfils che, invece, non pecca di certo per personalità, anche se per tutto il torneo è sembrato più pacato e decisamente meno esuberante di come siamo abituati a vederlo. Da non sottovalutare che tra i due il più titolato è il tedesco, ma i precedenti non sono per lui incoraggianti, avendo un saldo negativo di due vittore a fronte di ben undici sconfitte.

 

Nel primo set i due giocatori si sono studiati per lunghi tratti, ingaggiando scambi a volte anche lunghi, senza però dare mai la sensazione di essere a tutta. Monfils nel secondo game ha l’occasione per mettere la freccia, ma sciupa due palle break. Stessa cosa fa Kohlschreiber nel game successivo, quando ha una sola, limpida, occasione e la spreca col suo rovescio. Il francese accelera una sola volta ed è quella decisiva; nel settimo gioco con uno strepitoso rovescio lungolinea conquista palla break che poi, grazie al seguente errore del tedesco, capitalizza. Gestisce agevolmente il suo seguente turno di battuta e si aggiudica il set per 6 a 3. Il secondo set ha la sua svolta nel quinto gioco, quando Monfils porta via il servizio a Kohlschreiber e indirizza a suo favore anche questo parziale. Prima della fine del set, ci sarà tempo anche per un altro break che chiuderà definitivamente le porte della speranza al tedesco, arrivato con uno scoraggiante doppio fallo. Il francese chiude il match con il punteggio di 6 a 2 e raggiunge nella finale di domani Martin Klizan.

 

E’ davvero una bella versione di se quella esibita per tutto il torneo da Gael Monfils, più maturo, meno scriteriato e molto concentrato. Questa sera non ha voluto strafare, una volta bloccata la diagonale del rovescio al suo avversario, quella preferita, è stato come mettere un sigillo sulla finale. Pochi errori, molta testa e maturità. Questo è Gael Monfils, adesso.

 

Monfils – Kohlschreiber 6-3 6-2