L’americano parla ai giornalisti dopo la vittoria contro Auger-Aliassime. Fritz ha analizzato il suo momento di forma, concentrandosi sulle differenze tra Parigi e Torino e sul suo prossimo avversario: Novak Djokovic.
Taylor Fritz ha rilasciato delle dichiarazioni ai giornalisti nella conferenza stampa dopo la sua impressionante vittoria contro Feliz Auger-Aliassime, ottenuta nell’ultima partita del round robin delle Nitto ATP Finals. L’americano sta vivendo un momento magico, e l’accesso alle semifinali, conquistato proprio in virtù di questa vittoria, ne è la dimostrazione: “Non voglio pensarci troppo in questo momento. È senza dubbio una statistica impressionante. Questa è una delle ragioni che mi hanno permesso di qualificarmi alle ATP Finals: ogni volta che sono arrivato alle semifinali ho vinto il titolo. C’è una differenza enorme tra uscire alle semifinali e continuare fino a vincere il torneo. È stata una parte molto bella del grande anno che sto vivendo”. Fritz si è qualificato alle Finals solo all’ultimo momento, per via dell’infortunio occorso a Carlos Alcaraz. L’americano ha analizzato le difficoltà che lo hanno colto di sorpresa a Parigi, dove ha perso al secondo turno contro Gilles Simon: “È stata dura per me perdere quella partita a Parigi. La gente non lo sa veramente, ma le condizioni cambiano molto da un torneo all’altro. Si guarda solo ai risultati. C’è anche il fatto che giochiamo con delle palle molto diverse. Non sentivo bene la palla tutta la settimana, lì. Nella partita contro Simon, che colpisce le palle molto a filo e dà appena un po’ di ritmo al colpo, sentivo di non avere la possibilità di colpire forte, perché la palla poteva andare ovunque. Non mi sono preoccupato granché ma mi ha dato fastidio perdere quell’incontro. Qui a Torino, tornando alle palline Dunlop, le cose sono tornate ad andare bene. Sono le palline con cui giochiamo tutto l’anno. Per me è stato facile resettare quello che era successo a Parigi, non mi è rimasta in realtà che la fiducia di misurarmi contro i migliori giocatori”.
Ora, per Fritz, arriva un’autentica prova di maturità. In semifinale, infatti, l’americano se la vedrà contro Novak Djokovic: “È una grande opportunità per me. Ho molta voglia di confrontarmi con Novak. Lui ha sempre giocato molto bene in questo torneo in passato. È uno dei migliori di tutti i tempi, se non il migliore. Sono molto emozionato per l’opportunità che ho di fronte”. In ultimo, Fritz si è concentrato sulla superficie, di cui si è tanto discusso in questi giorni di torneo: “Non è normale che Rafa faccia tre ace in un game, per esempio. Queste condizioni aiutano quei giocatori che non riescono a fare di solito tanti punti con il servizio diretto. Mi sono allenato con Rafa all’inizio del torneo e credo di aver fatto non più di tre punti. Se perdi il servizio, qui, è molto complicato vincere il set. Non ci si può rilassare un attimo. È questa la cosa più importante della settimana. Non devi nemmeno servire alla grande, se si imposta bene il servizio e ci si presta attenzione, può sembrare che chiunque serva davvero bene”.