Il pugliese sconfigge in due set l’argentino e aspetta di conoscere il suo sfidante tra Berdych e Sousa. Vince la prima partita nel tabellone di un Atp 500 confermando i buoni risultati di inizio anno. Fuori un impreciso Bolelli contro Bautista Agut.. Di FABRIZIO SALVI

Di Fabrizio Salvi – Foto Getty Images

 

Nella suggestiva cornice a Sud del Golfo Persico, nella Penisola Araba, si gioca la ventiquattresima edizione del Dubai Duty Free Championships. Nomi illustri si sono iscritti all’albo dei vincitori, tra i quali quelli di Andy Roddick, Novak Djokovic, Rafael Nadal e Roger Federer, quest’ultimo tornato a casa ben sette volte con il trofeo in valigia, ma grande assente di questa edizione. Gli italiani nel tabellone erano originariamente tre, rimasti successivamente due, a seguito della sconfitta di Andreas Seppi nel primo turno contro Hyeon Chung. Il diciannovenne coreano si sta facendo strada nel circuito ed è fisicamente più formato rispetto ad un anno fa. L’altoatesino, invece, sta cercando di recuperare condizione e risultati dopo l’infortunio all’anca che lo ha accompagnato per buona parte del 2015, costringendolo anche all’operazione lo scorso Novembre.

 

Il programma di oggi ha visto scendere in campo Simone Bolelli e Roberto Bautista Agut. Il bolognese si sta trascinando un infortunio alla schiena che ne sta limitando il rendimento, come gli ultimi risultati hanno suo malgrado confermato. Bautista Agut, invece, ha iniziato molto bene il nuovo anno, vincendo il torneo di Auckland e Sofia, inciampando però contro colui che è poi diventato vincitore a Rotterdam, Martin Klizan, poco meno di due settimane fa.

 

La partita si è giocata sotto uno splendido sole, ad esaltare il colore blu del campo da gioco, e una temperatura piuttosto alta, intorno ai 30 gradi. Bolelli inizia piuttosto lentamente e cede tutti i primi game, dovendo fronteggiare un passivo di 4 giochi a zero prima di tenere il suo primo turno di servizio. Il set gli è scivolato via a suon di errori di diritto, ben ventidue, e si è chiuso con un netto 6 a 2 a favore di Bautista Agut, molto più costante dell’italiano. Decisamente più combattuto il secondo parziale, con Simone che entra in campo molto più deciso, giocando alla pari con il suo avversario, se non addirittura meglio, mostrando complessivamente un'altra intensità. Purtroppo si è dimostrato decisivo il lunghissimo settimo gioco, nel quale lo spagnolo ha portato via il break al nostro giocatore, avviandosi verso la vittoria.

 

Chi ha compiuto l’impresa è stato Thomas Fabbiano, numero 144 del ranking, contro il favorito di oggi, Leonardo Mayer. Il ventiseienne pugliese ottiene la prima vittoria nel tabellone principale di un Atp 500, il tutto reso ancora più straordinario se considerato che Fabbiano ha iniziato questa avventura a Dubai dalle qualificazioni. Il lavoro invernale svolto a Foligno con il Coach Fabio Gorietti, allenatore anche di Luca Vanni, ha portato i frutti sperati, tant’è che già a Chennai, lo scorso gennaio, Thomas aveva già battuto un altro top 50, Gilles Muller, arrivando fino ai quarti di finale, persi poi dignitosamente contro Benoit Paire. Oggi si è ripetuto, sconfiggendo il suo avversario, numero 40 del mondo, in due set impiegandoci un’ora e venti minuti, esibendo una grande prova di se e aspettando, con tutta probabilità, niente meno che Tomas Berdych, con la soddisfazione di poter giocare nel campo centrale, con l’aggiunta di essere l’ultimo italiano rimasto in tabellone.

 

Bautista Agut – Bolelli 6-2 6-4

 

Fabbiano – Mayer 6-3 6-4