La siberiana è risultata positiva al controllo che le è stato fatto lo scorso 26 gennaio in coincidenza del match perso contro Serena Williams. Si è assunta tutte le responsabilità e conferma di non aver letto il link inviatole dall’Agenzia antidoping che annunciava il cambio delle regole. Sarà sospesa in via provvisoria dal 12 marzo, in attesa di una sentenza definitiva … di FABRIZIO SALVI
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di Fabrizio Salvi – Foto Getty Images

 

Maria Sharapova non annuncia né il ritiro, né una nuova iniziativa imprenditoriale. La conferenza stampa, organizzata in tutta fretta a Los Angeles, ha portato con se una notizia tristemente memorabile e peggiore di quelle ipotizzate:

 

 

 “Sono risultata positiva all’antidoping durante gli Australian Open”.

 

 

Queste le parole shock della campionessa siberiana, la quale poi aggiunge “Ho assunto per dieci anni un medicinale chiamato Meldronate che mi era stato prescritto dal medico di famiglia e, qualche giorno dopo aver ricevuto la lettera dell’Itf, ho scoperto che il farmaco ha un altro nome, Meldonium, cosa che non sapevo”. Masha con la voce rotta dall’emozione continua dicendo: “è molto importante per voi sapere che in questi dieci anni il farmaco non era incluso nella lista di quelli vietati dalla Wada e l’ho assunto legalmente”.

 

Lo scorso gennaio l’Agenzia Mondiale Antidoping ha inserito il medicinale in questione nella lista di quelli proibiti, per delle proprietà volte a migliorare "la performance atletica". La stessa agenzia ha inviato il link con l’aggiornamento della lista dei farmaci dopanti ai giocatori qualche giorno prima di Natale, ma Sharapova afferma di non averlo letto.

 

“Ho deluso i miei fans, ho deluso lo sport, so che questo avrà delle conseguenze, ma non voglio chiudere la carriera in questo modo e spero mi sarà data un’altra possibilità di giocare”.

 

La Federazione Internazionale del Tennis ha deciso di sospenderla provvisoriamente a partire da sabato prossimo, 12 marzo, in attesa di prendere una decisione definitiva.