Dopo essere risultata positiva al test anti doping, altra brutta tegola per Masha che dovrà rinunciare a 70 milioni di dollari! E anche Porsche e Tag Heuer… di GIORGIO VALLERIS

di Giorgio Valleris – foto Getty Images

 

E dopo la squalifica praticamente certa, un'altra brutta tegola per Maria Sharapova che dovrà rinunciare alla bellezza di 70 milioni di dollariL'annuncio choc di ieri, come era ovvio, ha avuto pesanti ripercussioni non solo dal punto di vista sportivo per la 28enne siberiana che è stata prontamente scaricata da Nike, suo main sponsor per quanto riguarda l'abbigliamento.

 

Tra la campionessa russa e la multinazionale americana c'era un contratto principesco che nel 2010 era stato prorogato fino al 2018 che avrebbe portato nelle tasche della bella atleta qualcosa come 70 milioni di dollari.

 

Già, avrebbe. Perché dopo la conferenza stampa di ieri nella quale Masha ha ammesso di essere risultata positiva al Meldonium (che dal 1 gennaio 2016 è entrato nella lista nera della Wada come sostanza dopante), la Nike con una nota ha scaricato la 5 volte campionessa Slam.

 

"Siamo dispiaciuti e sorpresi dalle ultime notizie riguardanti Maria Sharapova – recita una secca nota della multinazionale americana dello sportswear – per questo abbiamo deciso di sospendere i nostri rapporti con lei durante il periodo di investigazioni. Continueremo a monitorare la situazione". Poche parole, ma pesanti come macigni.

 

In attesa di conoscere l'entità della squalifica (si parla di 3-6 mesi lontana dai campi nella migliore delle ipotesi) l'Itf ha comunque sospeso la tennista fino al 12 marzo. Ma pochi minuti dopo l'annuncio ufficial di Nike arriva anche quello di Tag Heuer che ha deciso di non estendere il proprio contratto mentre Porsche (vedi gallery allegata) potrebbe cancellare tutti gli eventi in programma con la tennista fino al termine dell'indagine.

 

Secondo i calcoli di Forbes, Sharapova guadagna circa 30 milioni di dollari all'anno dalle sponsorizzazioni ed è la tennista più ricca del circuito proprio per questo. Adesso gli altri suoi sponsor, brand prestigiosi del calibro di Avon, American Express, Evian cosa faranno?