Di Fabrizio Salvi – Foto Getty Images
La conferenza shock di Maria Sharapova ha avuto un effetto destabilizzante sul mondo del tennis, non tanto quello giocato dove non si vede al top da un po’, ma soprattutto su quello commerciale e sentimentale. Da un lato si sta verificando l’apparente fuga dei suoi sponsor chiave, i quali o cancellano gli eventi in programma, vedi Porsche, o la sospendono sostituendola con un altro tennista, vedi Nike. Il marchio con il baffo ha, infatti, prontamente interrotto il rapporto con la russa chiamando in squadra l’americano Jack Sock, numero ventiquattro del mondo, che saluta così Adidas e indosserà il nuovo abbigliamento a partire da questa settimana a Indian Wells. Dall’altro lato ci sono le sue colleghe, perlopiù taciturne, anche se in alcuni casi si sono espresse con diplomazia, altre con più durezza.
Serena Williams non ha fatto mancare il suo supporto a Sharapova, affermando in conferenza stampa a New York che “come Maria ha detto, lei è pronta a prendersi la piena responsabilità di quello che ha fatto e questo mostra parecchio coraggio e molto cuore”.
Chi le tira una bella stoccata è l’altra bionda del circuito, Caroline Wozniacki che, anch’essa da New York, suggerisce a Sharapova di incolpare solo se stessa poiché “ogni volta che prendiamo un medicinale dobbiamo controllarlo due o tre volte, anche uno spray nasale può essere nella lista di quelli vietati. – conclude dicendo – Come atleti dobbiamo essere sicuri che non ci sia niente dentro che ci possa mettere in brutte situazioni”.
Jennifer Capriati, numero uno del mondo nel 2001, ha deciso di lasciare da parte la diplomazia e ha detto di sentirsi “estremamente arrabbiata e dispiaciuta” dopo aver visto la conferenza della russa. “Ho dovuto buttare la mia carriera senza aver scelto di imbrogliare” tuonerà in uno dei tanti tweet aggiungendo “Non ho avuto una squadra di medici costosa che mi aiutasse a trovare un modo per ingannare il sistema”. La frustrazione dell’americana è racchiusa in questo tweet “Le mie opinioni sono forti perché mi è stato tolto quello che più amavo con sofferenza e dolore. È devastante interrompere quando sei al top”.
Nel tam tam di comunicati da parte delle aziende e dei medici, fanno da contrappeso i suoi colleghi al momento, come sottolieavamo, molto taciturni. Sarebbe stato di sicuro interesse conoscere l’opinione di chi ha vissuto con Sharapova per circa tre anni, ossia Grigor Dimitrov ma, per ora, il tennista bulgaro si è tenuto lontano dalla vicenda, almeno a parole.