di Federico Mariani – Foto Getty Images
Dal deserto della California al sole di Key Biscane. Da Indian Wells a Miami, il messaggio arriva forte e chiaro: Victoria Azarenka è tornata, più forte, affamata e convinta che mai. La bielorussa sbaraglia la concorrenza anche nel torneo della Florida e centra una doppietta dal sapore storico divenendo la terza giocatrice a riuscirci in campo femminile, undici anni dopo l'impresa di Kim Clijsters. Per Vika si tratta del terzo sigillo a Miami per un palmares che si incrementa fino a raggiungere quota 20.
La finale – vinta per 6-3 6-2 in 77 minuti – è un dominio senza storia contro una Svetlana Kuznetsova impotente di fronte ad una giocatrice sostanzialmente perfetta negli scambi da fondo. Un muro di gomma, quello eretto da Azarenka, che vede nel servizio del primo set l'unica ma trascurabile pecca. L'ex numero uno, infatti, subisce tre break nella prima frazione in quattro turni di battuta ma, a sua volta, strappa cinque volte su cinque il servizio rivale per chiudere col punteggio di 6-3 dopo 40 minuti. Nella seconda frazione Vika pigia forte sull'acceleratore e, anche con un ritrovato rendimento al servizio, stritola per 6-2 Kuznetsova capace in tutto l'arco dell'incontro di conquistare appena due punti con la seconda in campo per un tragico 14% di resa.
Col successo maturato a Miami, Azarenka balza in prima posizione nella classifica che tiene conto dei soli risultati dell'anno solare, mentre nel ranking la scalata prosegue e lunedì vedrà la bielorussa in quinta posizione. Una quinta posizione che, tuttavia, ha il sapore di leadership mascherata vista la dimostrazione in questo scampolo di 2016 che ha visto Azarenka alzare tre trofei (Brisbane, Indian Wells Ee Miami) e perdere un match sui ventitre disputati. Insomma, il messaggio dallo swing nordamericano è piuttosto chiaro: il trono di Serena Williams vacilla e Victoria Azarenka è senz'altro la pretendente più credibile.
Finale:
[13] V.Azarenka b. [15] S.Kuznetsova 6-3 6-2