da Stoccarda, Giulio Gasparin
Una giornata di tennis generalmente di alta qualità ha contrassegnato questo mercoledì al WTA Premier di Stoccarda, iniziato con un match di quasi due ore e mezza da cui è uscita vittoriosa Roberta Vinci e concluso con una Garbine Muguruza di alta qualità. Nel mezzo tanti match dai risultati più o meno sorprendenti che abbiamo riassunto qui di seguito:
(6)Roberta Vinci b. Ekaterina Makarova 7-6(3) 4-6 6-4
Una buona Roberta Vinci ha messo alle spalle i dubbi e i dolori derivanti da una fascite plantare che l'ha fatta penare nel weekend di Fed Cup per battere Ekaterina Makarova in un match di qualità. La russa, il cui pregio è testimoniato dai tanti ottimi risultati in carriera sia in singolare che in doppio nei tornei dello slam, ha giocato un match di ottima intensità, riuscendo soprattutto nel secondo set a muovere molto lateralmente la giocatrice di Taranto, sfruttando gli angoli mancini del proprio repertorio. Di contro, la Vinci ha tenuto molto bene il campo con il dritto, tanto che Francesco Cinà le ha detto: “con l'incrociato di dritto la stai uccidendo.” Il tiebreak del primo set è stato il finale decisivo per un parziale equilibrato, in cui entrambe hanno avuto le proprie chance per trovare l'allungo decisivo, ma una volta lì è stata la tarantina a dominarne l'andamento.
Nel secondo parziale però, dopo aver preso subito un break di vantaggio nel primo gioco, la Vinci ha faticato a trovare profondità con i propri colpi, subendo così il gioco della Makarova che l'ha costretta ad un continuo tergicristallo da fondo. Un passaggio a vuoto proprio nel momento di chiudere da parte della russa aveva rimesso in carreggiata la Vinci, che però ha perso il servizio proprio quando avrebbe potuto pareggiare il conteggio dei game.
Il set perso però ha risvegliato l'anima combattiva della pugliese, che ha ritrovato la spinta, soprattutto con il rovescio in slice lungo-linea, che le ha dato tanti punti nei momenti importanti del terzo parziale. Proprio con quel colpo ed un paio di magie, come la palla cortissima nei piedi di una Makarova scesa a rete quasi perfettamente, ha vinto i punti chiave di un set equilibrato, ma che ha portato a casa con grandi meriti, così da guadagnarsi l'accesso al secondo turno.
“Sapevo che sarebbe stata una partita difficile, ogni volta che gioco con lei è quasi sempre un terno al lotto: il suo gioco per me è molto fastidioso, inoltre è mancina e io col rovescio a una mano non ho il vincente diretto, quindi devo gestire bene di rovescio e spingere di dritto,” ha detto la Vinci a fine match. “Oggi ho cercato di non lamentarmi, di non far vedere che comunque avevo difficoltà, perché devo tamponare, non mi sento al 100% fisicamente ma riesco a lottare lo stesso, a stare lì aggrappata ad altre cose: al servizio, al dritto, alla risposta aggressiva Tendo ad avere un atteggiamento un po’ più ‘menefreghista’, giocando un po’ più d’istinto. E tante volte mi va anche bene”
(WC) Julia Goerges b. Alize Cornet 6-4 6-0
Continuano le difficoltà nel rientrare ad alti livelli dopo lo stop per infortunio per la transalpina, mentre la tennista di casa conferma l'amore per le condizioni di questo impianto, dove ha trionfato nel 2011. Dopo una serie di game molto combattuti e un paio di ottime soluzioni di tocco da parte della Cornet, la Goerges ha cominciato a trovare sempre più spinta, specie con il suo colpo migliore: il dritto. Dal 4-4 nel primo set, la Cornet ha subito un evidente calo fisico, finendo per accorciare troppo, mettendo la tedesca nelle condizioni migliori per proporre il proprio gioco aggressivo. Solo un medical time out chiamato dalla francese per sangue di naso ha prolungato il match nel secondo parziale, ma non ha fermato la striscia di 8 game consecutivi che ha dato alla Goerges la vittoria.
Andrea Petkovic b. Kristina Mladenovic 6-2 6-4
Continua l'ottimo torneo delle padrone di casa, che forse anche caricate dalla bella vittoria in Fed Cup contro la Romania, hanno dato il massimo anche davanti al proprio pubblico di casa. Nel caso della Petkovic, il primo set è stato anche troppo facile, complice una Mladenovic molto fallosa e che quest'anno sta faticando a trovare i livelli del finale della scorsa stagione. Il secondo set è stato più equilibrato, ma infine è stata la tennista di casa ad avere la meglio, evitando un terzo set che sarebbe potuto essere pericoloso.
Karolina Pliskova b. (8) Lucie Safarova 7-6(4) 4-6 7-5
25 ace in due set tra le due è il dato che più rende l'idea di come i primi due parziali si siano giocati su pochi scambi. Nonostante si giochi sulla terra, le condizioni indoor hanno aiutato entrambe a tenere agevolmente il proprio servizio e alla fine un solo break ha portato i parziali in parità. Il terzo set di questo derby ceco è invece stato segnato dalla fatica fisica di entrambe, con la Pliskova che dopo aver chiamato il trainer per un problema alla gamba ha fallito quattro palle match sul 5-4. A sua volta è stata incapace di sfruttare l'inerzia del ritorno in parità la finalista del Roland Garros, che così dovrà aspettare ancora per trovare la prima vittoria in stagione, essendosi arresa al settimo match point, dopo aver perso il servizio sul cinque pari.
Monica Niculescu b. Caroline Garcia 6-2 6-2
Già durante il match di doppio di ieri, Caroline Garcia era apparsa fiaccata del faticoso impegno di Fed Cup del weekend, ma oggi la stanchezza, soprattutto mentale, le ha reso estremamente difficile affrontare una giocatrice che ti obbliga continuamente ad adattarti a palle diverse. Dal canto suo, la rumena ha giocato una partita impeccabile, servendo molto bene e rispondendo in maniera intelligente, così da neutralizzare i colpi potenti della transalpina. “Oggi ho giocato veramente bene,” ha detto la Niculescu a fine match: “lei può tirare molto forte e sono stata brava a servire bene e fare il mio gioco. La Fed Cup mi ha lasciato un po' stanca, soprattutto di testa, ma sto giocando davvero bene, quindi sono contenta di poter giocare contro Petra Kvitova domani.”
(2) Angelique Kerber b. Annika Beck 4-6 6-3 6-1
Forse la partita dal livello più alto della giornata è stata quella che ha visto la campionessa in carica, nonché regina degli ultimi Australian Open, Angelique Kerber opposta alla connazionale Annika Beck. In un match fatto di scambi lunghi e dai mille capovolgimenti di fronte, segnato in assoluto da molti più vincenti da parte di entrambe rispetto ai gratuiti, la numero due del seeding è riuscita a recuperare da un set di svantaggio grazie ad un gioco più aggressivo negli ultimi due parziali. Ad ogni modo, non deve illudere il punteggio, poiché la giovane Beck ha combattuto duramente sia nel secondo che nel terzo set, tanto da chiudere l'ultimo parziale con sei vincenti in più rispetto ai proprio errori, ma ancora non è stato abbastanza contro una Kerber di altissima qualità.
(3) Garbine Muguruza b. Timea Babos 6-2 6-2
Dopo un inizio di set in cui le due tenniste si sono scambiate i break con facilità l'un l'altra, la spagnola ha messo la freccia e non si è più voltata indietro. Sfruttando una giornata particolarmente positiva in risposta contro un'ottima servitrice come la Babos, la Muguruza ha tolto sicurezza all'ungherese con il proprio gioco aggressivo e di anticipo. Pur non giocando una brutta partita, l'ungherese ha pagato l'aver fallito troppe occasioni nei momenti chiave, finendo per perdere sicurezza soprattutto nel proprio servizio: il primo game tenuto alla battuta è arrivato addirittura solamente sul 4-0 nel secondo set, dopo quasi un'ora di gioco. Nonostante un tentativo dell'ultimo minuto da parte della Babos di dare un'ultima fiammata al match, la spagnola ha chiuso con carattere, guadagnandosi l'accesso ai quarti di finale.