dal nostro inviato a Parigi, Max Grassi
Dopo gli incantevoli scenari dei Champ de Mars-Tour Eiffel e dell'Hotel de Ville-Notre Dame, quest'anno Longines ha deciso di allestire il suo bellissimo campo da gioco in terra battuta per il suo Future Tennis Aces parigino, nell'avveneristico distretto della Défence, il più grande quartiere d'affari d'Europa.
Tra una multitudine di grattaceli di uffici, audaci condomini e centri commerciali, le 16 ragazzine under 13 provenienti da altrettanti nazioni, si sono oggi date battaglia per conquistare un posto per i quarti di finale.
Sotto un cielo incerto e minaccioso, atlete già capaci di un invidiabile grunting (il classico urlo durante l'esecuzione del colpo che ha in Maria Sharapova una delle sue interpreti più affermate), provenienti da quattro continenti (solo l'Africa non è rappresentata) hanno espresso il loro miglior tennis, nonostante l'emozione di partecipare ad un torneo così affascinante e in una cornice tanto insolita.
In palio, oltre alla coppa del torneo, una borsa di studio "tennistica" fino al compimento del sedicesimo anno d'età e un orologio Longines. Non poca cosa insomma. Anche perché il nuovo "Conquest Roland Garros", nato dalla collaborazione tra la sei volte campionessa dei French Open, nonché Ambasciatrice dell’Eleganza Longines, Steffi Graf e la maison dalla clessidra alata, è un prestigioso orologio celebrativo ispirato proprio al gentil sesso.
Come vi avevamo anticipato, a difendere i colori azzurri, la Federazione Italiana Tennis ha spedito la promettente Lisa Pigato, già campionessa italiana Under 12, classe 2003.
Il primo turno vedeva la giocatrice bergamasca opposta alla cinese Liu (Cina che, lo ricordiamo, è la Nazione detentrice del titolo dopo il successo targato 2015 del gigante Wang Xiaofei).
Match complicato sulla carta ma che poi, alla prova del campo, ha regalato solo sorrisi ai colori azzurri. 4-0 4-0 in 27' di gioco per Lisa Pigato che ha evidenziato la sua superiorità in ogni aspetto del gioco, stritolando la mancina cinese che aveva nel diritto l'unico colpo capace di impensierire la nostra.
Solida e ordinata, la 13enne nata a Bergamo ma ormai milanese d'adozione, ha preso l'iniziativa, comandando il gioco. Discese a rete ma anche raffinate palle corte hanno divertito manager e impiegati parigini che, approfittando della pausa pranzo, hanno seguito il match sulle tribune allestite da Longines. Domani l'azzurra affronterà l'americana Yanez per guadagnarsi l'accesso alle semifinali del Longines Future Tennis Aces.
A fine match l'abbiamo avvicinata per scambiare qualche battuta con lei e conoscerla meglio:
"Era la prima volta che la vedevo giocare e non sapevo cosa aspettarmi. Ho iniziato subito bene, concentrata e calma senza cercare subito di chiudere i punti. Dopo questa prima parte di studio, ho capito che potevo andarmi a prendere il punto senza palleggiare troppo".
E, interpellata sul suo gioco, risponde con sicurezza: "Sono una giocatrice che muove la palla per poi andare a cercare il punto. Gioco dentro il campo e provo a comandare sempre io".
E, per finire, due cenni biografici: "Sono nata a Bergamo, poi mi sono trasferita per tanti anni a Sanremo e solo due anni fa sono arrivata a Milano dove gioco per lo Junior Tennis Milano. Quest'anno ho già giocato due singolari in Serie B vincendoli entrambi". È alta 1 metro e 60 e il suo idolo è Novak Djokovic… "Perché Nole contrattacca sempre e va a fare il punto”.
Per il resto è una ragazza come tante, frequenta la 2^ media in una scuola statale e non di rado si alza alle 5:30 del mattino per studiare. Nel tempo libero… “Tempo libero?!? Proprio poco. Cerco di vedere gli amici altrimenti sto a casa a studiare”… e scoppia in una genuina risata.