dal nostro inviato a Parigi, Max Grassi
In una piazza della Défence insolitamente tranquilla per il weekend e sotto lo sguardo attento di due pluricampionesse Slam del calibro di Arantxa Sanchez, patron dell'evento, e di Kim Clijsters (in attesa del terzo figlio), è andata in scena la finale della settima edizione del Longines Future Tennis Aces.
Le giocatrici che si sono guadagnate la finale vincendo la resistenza di 14 avversarie provenienti da altrettante nazioni sono la spagnola María Dolores López Martínez ("ma per favore chiamatemi solo López") e la russa Kristina Volgapkina, di un anno più piccola.
Niente da fare, come vi abbiamo raccontato, per Lisa Pigato che ieri aveva ceduto un match per inesperienza contro la statunitense Nikky Yanez.
I favori del pronostico erano tutti per l'aggressiva tredicenne spagnola López che forse avrà goduto di qualche "tips" esclusivo da parte di Arantxa e che non difetta certo di personalità sul campo. La spagnola, grazie ad una mano delicata, ha mischiato le carte alla russa con palle corte, attacchi in controtempo e astute accelerazioni.
Troppo emotiva la Volgapkina che, per segnare un "quindici" sul tabellone e scardinare la tenace spagnola deve prendere rischi altissimi e cercare le righe e quando questo non le riesce, lascia apparire una tenera smorfia di pianto sul suo faccino da bambolina.
Il risultato di tutto questo è un primo parziale che vola via rapido come uno starnuto: 21 minuti e la spagnola lancia il più classico dei "c'mon" (curiosamente pensionato il caratteristico "Vamos" che tra l'altro è anche il titolo proprio della discussa autobiografia di Arantxa Sanchez).
La partita, molto piacevole da vedere, scorre veloce verso l'epilogo. La López brekka subito la russa nel primo gioco e poi tiene ancora il suo servizio recuperando da 15-40. Ha troppe più armi l'iberica, e le usa tutte per stordire l'avversaria fino all'affondo finale che le regala il titolo al Longines Future Tennis Aces.
49 minuti di match per il 4-1 4-2 finale a favore di María Dolores López Martínez che, curiosamente, non è un prodotto di una delle grandi scuole tennistiche spagnole, Barcellona, Madrid o Valencia, ma viene dal Sud della Spagna, dalla città andalusa di Almería, situata vicino Granada.
Per lei, oltre alla coppa del torneo, una borsa di studio "tennistica" fino al compimento del sedicesimo anno d'età e il nuovo prestigioso orologio celebrativo Longines, presentato quest'anno, il "Conquest Roland Garros", nato dalla collaborazione tra la sei volte campionessa dei French Open, nonché Ambasciatrice dell’Eleganza Longines, Steffi Graf, e la maison dalla clessidra alata.