Agli Internazionali Città di Padova ha vinto di nuovo la pioggia. È arrivata anche nella penultima giornata, a rovinare ancora una volta il programma, obbligando gli organizzatori a stravolgere il calendario del sabato conclusivo. Ma c’è comunque una notizia positiva, visto che nell’ultimo giorno ci sarà molto più tennis: inizialmente era prevista solamente la finale del singolare, invece il programma è addirittura triplicato. Prima la conclusione della seconda semifinale, fra Riccardo Bellotti e Maxime Chazal, poi la finale di doppio, quindi quella del singolare. Chi sorride in questa situazione è Matteo Viola (foto Panunzio), che giovedì è stato obbligato agli straordinari con due match in un giorno, ma venerdì ha battuto sul tempo la pioggia e potrebbe essersi costruito un piccolo ma importante vantaggio, visto che il suo avversario sarà costretto al doppio match. Lui, invece, può iniziare a riposarsi e concentrarsi sulla sua seconda finale dell’anno, raggiunta dopo aver risolto con un 7-5 6-2 il derby tricolore con il campano Giustino. Una vittoria che ha mandato in visibilio il numeroso pubblico, tutto schierato dalla parte del mestrino, cresciuto tennisticamente proprio a Padova. Prima al Tennis Club, nella vecchia sede di via Goito, poi al Centro Sportivo Plebiscito, dove si allena tutt’ora. È rimasto molto legato ai soci del suo vecchio circolo, e l’affetto ricevuto in tutti gli incontri è stato ripagato a dovere. Nella semifinale c’è stata partita solo nel primo set: Viola è stato più volte vicino a cederlo, ma alla fine l’ha chiuso a suo favore. Giustino ha servito invano sul 5-4, poi ha avuto tre palle per riprovarci sul 6-5, ma Viola si è salvato e il break risolutivo l’ha piazzato lui, nel dodicesimo game.
Poi, nel secondo, il mestrino è subito scappato sul 3-0 e ha chiuso con merito, andando a prendersi la seconda finale dell’anno, dopo quella giocata a febbraio a Tel Aviv (Israele). E pensare che il suo torneo era iniziato con il piede sbagliato, con un match durissimo contro il qualificato Giovanni Oradini, prima che il 28enne veneto cambiasse marcia. “Al primo turno ho giocato il mio match peggiore – ha raccontato -, ma poi è andata meglio. Giovedì ho giocato molto bene, contro Giustino un po’ meno, ma anche a causa delle condizioni difficili, dovute alla tanta pioggia caduta nei giorni scorsi, che ha reso i campi un po’ pesanti. In questo circolo ho lasciato il cuore, e nel corso del torneo ho ritrovato tanti amici e tante persone cui voglio bene. Una spinta in più. Sono felice di essere in finale e fiducioso in vista del match decisivo”. Come detto, si contenderà il titolo del Futures veneto (sarebbe il 10° in carriera, ai quali vanno aggiunti tre Challenger) contro uno fra Bellotti e Chazal, fermati dalla pioggia con l’italo-austriaco avanti 6-1 1-1, e 0-40 in risposta nel terzo game. Fino a quel momento “Rico” ha letteralmente dominato il match, poi un forte acquazzone ha deciso di dare al francese – prima testa di serie – una seconda chance. Se la giocherà sabato a partire dalle 10 del mattino. Non prima delle 11 la finale del doppio, alle 15.30 quella del singolare (ingresso gratuito).
RISULTATI – Singolare. Semifinali: Viola (Ita) b. Giustino (Ita) 7-5 6-2. Rimandata a sabato: Bellotti (Ita) v Chazal (Fra) 6-1 1-1 sospesa. Doppio. Semifinali: Banes/Van Peperzeel (Aus) b. Agamenone/Heras (Arg) 6-1 3-6 10/5, Giacalone/Volante (Ita) b. Giustino/Motti (Ita) 6-7 6-4 11/9. Doppio. Quarti di finale: Banes/Van Peperzeel (Aus) b. Petrovic/Trombin (Srb/Ita) 6-4 6-3.
Ufficio Stampa Internazionali Città di Padova