L’ex campione svedese festeggia oggi i suoi 60 anni. La sua è una storia di vittorie in campo, cadute e risalite fuori. Mai banale. Mai scontata…
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di Giorgio Valleris – foto Getty Images

 

Mai banale. Nemmeno scontato. Bjorn Borg festeggia oggi i suoi primi 60 anni e il mondo del tennis rende omaggio ad un campione eterno, uno dei quelli che ha scritto alcune tra le pagine più memorabili del nostro sport.

 

Lo vedevi in campo, impassibile. Cercavi di decifrare il suo stato d'animo durante i cambi campo ma non riuscivi a leggere né una smorfia né un'espressione di gioia o delusione. Ghiaccio puro per quest'orso svedese, impassibile in campo, così fragile fuori da quel rettangolo di gioco. Idolo delle ragazzine prima, "ingabbiato" in un destino che non s'era scelto poi.

 

Il leggendario tie break tra Borg e McEnroe a Wimbledon 1980

 

Il suo albo d'oro ha dell'incredibile: 11 Slam tra cui spiccano le 5 vittorie consecutive a Wimbledon dal 1976 al 1980. Bjorn fa 60 a poche ore dalla finale di Parigi, quella stessa Parigi dove ottenne sei successi in otto partecipazioni, '74-'75 e dal 1978 al 1981. L'unico a sconfiggerlo fu  Panatta. E anche questa è storia.  Nel 1983, a soli 26 anni, decise di dire basta col tennis, perché Borg non è mai stato scontato né banale. 
 
 
Perché dietro quella maschera "gelida" c'era un uomo che sapeva essere solo un numero uno.
 
 
Oggi, almeno oggi, tutto il resto della storia, quella dopo il 1983, non c'entra nulla. Oggi, per festeggiarlo, ci godiamo quel tie break. Anzi, il tie break. Perché nella storia del nostro sport non c'è bisogno di specificare che si tratta del tie break del quarto set a Wimbledon 1980 tra Borg e McEnoroe. Per tutti, quello è IL tie break. Buon compleanno, campione!