Da Wimbledon, Alessandro Terziani – foto Getty Images
Prima giornata a Wimbledon con temperatura frizzante, intorno ai 20°, e il sole che fa capolino a tratti. Clima ideale sia per i giocatori che per gli spettatori. Cinque gli azzurri impegnati oggi nel primo turno dei Championships.
Primo italiano a scendere in campo è stato Paolo Lorenzi, n.49, sul court 10 contro il qualificato Lukas Lacko, n.123. Partita molto equilibrata con lo slovacco dai colpi più potenti ma anche non molto agile negli spostamenti laterali. Il senese, non in gran giornata al servizio, impegnato a prolungare gli scambi. Lacko, forte anche delle tre partite già giocate nelle qualificazioni, è più a suo agio sul velocissimo prato fresco di rasatura. Bravo comunque Lorenzi, dopo aver perso di misura il primo set, a vincere il secondo al tie-break dopo aver annullato due set point. Fatali due break nei successivi set. Dopo quasi 3 ore il 35enne senese esce per la sesta volta consecutiva al primo turno sui prati londinesi.
Lacko b. Lorenzi 6-4 6-7 7-5 6-3
Passa al secondo turno Sara Errani, n.21, che ha la meglio in due set sulla 21enne rumena Patricia Maria Tig, n.100. Discreta prestazione dell’azzurra sul court 14 contro un’avversaria all’esordio assoluto nel tabellone principale di uno Slam. Molto più regolare la romagnola che ha approfittato dei numerosi errori della Puig. Ancora molto inesperta la rumena che nel secondo set, avanti 4-1, non riesce a capitalizzare il break di vantaggio. Un’iniezione di fiducia per la Errani, sempre sconfitta al primo turno nei due precedenti Slam stagionali, che al secondo turno affronterà la francese Cornet.
Errani b. Tig 6-4 6-4
Convincente prestazione di Andreas Seppi, n.45, che supera in tre veloci set Guillermo Garcia-Lopez, n.58. L’azzurro, fresco semifinalista sui prati di Nottingham, ha dominato lo spagnolo molto meno avvezzo all’erba. Seppi al prossimo turno incontrerà Milos Raonic, sesto favorito del torneo, in un match quasi proibitivo.
Seppi b. Garcia-Lopez 6-2 6-4 6-0
La partita più attesa di oggi per i nostri colori è stata senza dubbio quella programmata nel Centre Court tra Camila Giorgi, n.67, e Garbine Muguruza, n.2, vincitrice al Roland Garros e finalista qui lo scorso anno. Di tutte le giocatrici non comprese tra le teste di serie, la Giorgi, potenzialmente capace di battere chiunque, è senza dubbio la più temuta. Le aspettative non sono state deluse. Per 2 ore e 33 minuti l’azzurra ha fatto match pari con quella che forse è attualmente la più forte giocatrice in circolazione. Senza timori reverenziali, non curante del prestigioso palcoscenico e del blasone dell’avversaria, la Giorgi ha sempre fatto la partita anticipando ogni colpo e costringendo spesso alle corde la spagnola. C’è voluta una grande Muguruza, spesso salvata dal servizio, per venire a capo di un match quanto mai complicato. Il primo set, non inganni il 6-2, si è probabilmente deciso sull’1-1 con il decisivo break della Muguruza al termine di un lunghissimo e spettacolare gioco di ben 18 punti. Il secondo set della Giorgi è da incorniciare. Un set di rara intensità dove sul 5-4 la spagnola annulla brillantemente un primo set point, ma nulla può sulla seconda chance della Giorgi sul 6-5. Esultano i colleghi italiani in tribuna stampa che avevano appena imprecato per il palo di Giaccherini, sbirciato in streaming, nell’altra Italia-Spagna che si stava giocando in contemporanea a Parigi. Per ironia della sorte, nello stesso istante che Chiellini gonfia la rete spagnola, la Muguruza realizza il break sull’1-1 del terzo set che si rivelerà decisivo. La spagnola tiene infatti il proprio servizio fino alla fine esplodendo in un “vamos” liberatorio per il pericolo scampato. La Giorgi esce comunque tra gli applausi con la consapevolezza di aver giocato una delle sue migliori partite. Sicuramente l’azzurra è migliorata in molti aspetti. I colpi, giocati sempre in grande anticipo, sono adesso un po’ più lavorati con conseguente diminuzione degli errori. Idem per il servizio che è giocato più in sicurezza. Abbiamo inoltre ammirato frequenti discese a rete chiuse con apprezzabili volée. La Giorgi ha ammesso in conferenza stampa che sono tutti aspetti del gioco sui quali ha molto lavorato nell’ultimo periodo e se ne iniziano a vedere i frutti.
Muguruza b. Giorgi 6-2 5-7 6-4
Sul court 9 Francesca Schiavone, n.111, ha chiuso in bellezza la lunga giornata azzurra contro la lettone Anastasija Sevastova, n.66, di dieci anni più giovane. La Leonessa, che solo quattro giorni fa ha spento 36 candeline, ha saputo offrire ancora emozioni con una prestazione tutta “anema e core”. L’azzurra, che ha corso come una ragazzina, ha cercato costantemente di variare e accorciare gli scambi aggredendo la rete non appena possibile. Dopo un lottatissimo primo set vinto solo al sedicesimo punto del tie-break, la Schiavone ha controllato il secondo set piazzando il colpo decisivo con un break sul 4-4 con la lettone claudicante che aveva chiesto l’intervento medico nel cambio campo precedente. L’azzurra si è dimostrata ancora una volta un esempio per tutti i giovani che intendono affacciarsi al tennis agonistico per il suo spirito di abnegazione e l’entusiasmo che ancora la spingono a prestazioni come quella odierna. Mercoledì scenderà nuovamente in campo contro la rumena Halep in un incontro in cui non ha niente da perdere.
Schiavone b. Sevastova 7-6 6-4