Da Wimbledon, Alessandro Terziani – foto Getty Images
Due anni fa Marin Cilic, nato non per caso a Medjugore, fece il miracolo di vincere gli Us Open 2014 superando in semifinale proprio Roger Federer al termine di una partita irripetibile. Ebbene, oggi il miracolo lo ha fatto il campione svizzero, rimontando una partita già persa, sotto di due set, dove ha dovuto fronteggiare anche tre match point.
Ma andiamo per ordine e cerchiamo di ricostruire quello che è successo in turbinio di emozioni che ha tenuto senza respiro i 15.000 del Centre Court e milioni di appassionati davanti alla TV.
Primo set con i due giocatori mostruosi al servizio. Solo Cilic concede due palle break consecutive a Federer sul 2-2 ma le annulla con il servizio. Nell’inevitabile tie-break lo svizzero è tradito dalla prima di servizio nei due turni iniziali di battuta e si ritrova sotto 5-0, uno svantaggio che non riuscirà a colmare. 7-4 per Cilic e il primo set va in archivio in 42 minuti. Set con pochi e veloci scambi, impreziosito da una spettacolare veronica e da un millimetrico drop shot di Federer.
Cilic sta giocando un match praticamente perfetto, ingiocabile al servizio e autore anche di numerosi vincenti sugli scambi. Federer fatica a stargli al passo, in grosse ambasce soprattutto sulla risposta e su alcune accelerazioni del croato. Sull’1-1 del secondo set arriva il primo break del match a favore di Cilic. Lo svizzero ha subito la chance per il contro break ma non riesce a rispondere ai missili del croato. Cilic non rischia più nulla sui propri turni di battuta e chiude 6-4, in vantaggio di due set dopo un’ora e un quarto.
La grande performance di Cilic prosegue anche nel terzo set. Sul 3-3, servizio Federer, il croato si porta 0-40 con tre palle break consecutive. Federer balla sull’orlo del precipizio ma riesce incredibilmente a infilare cinque punti consecutivi e a rinviare la sconfitta quasi certa. Il campione svizzero, dopo aver visto la morte sportiva in faccia, trova lo slancio per realizzare il break nel gioco successivo, va a servire sul 5-3 e dimezza il divario nel numero dei set.
Federer ha iniziato a rispondere ai servizi di Cilic e gli scambi si fanno più numerosi, la partita sale di livello e intensità. Nel quarto e nel quinto gioco del quarto set i due giocatori hanno due palle break a testa ma non le sfruttano. Federer serve sul 4-5 per restare nel match. Cilic si procura un primo match point ma lo svizzero lo annulla. Si gioca un secondo tie-break di ben 20 punti che regala emozioni a secchiate con Federer che annulla altri due match point a Cilic e riesce a pareggiare il conto dei set solo alla quinta occasione utile. Dopo due ore e 44 minuti si gioca il quinto e decisivo set.
L’inerzia del match ha ormai cambiato direzione. Federer è galvanizzato e decisamente più tonico di Cilic nonostante le otto primavere di differenza. Lo svizzero sembra dover effettuare il sorpasso decisivo da un momento all’altro. Ha una prima palla break sul 3-2, ma quella buona giunge sul 4-3. Federer serve per il match sul 5-3 e completa l’incredibile rimonta con il suo 27esimo ace dopo 3 ore e 18 minuti di tennis epico.
Impressionanti le statistiche di fine match che certificano la qualità dell’incontro. 126 vincenti (67 Federer, 59 Cilic) contro 60 errori gratuiti (24, 36), 50 ace (27, 23), 3 soli break in tutta la partita. Quello che i numeri non possono esprimere è la grandezza di Federer che, a quasi 35 anni, ha lottato come un ragazzino vincendo una partita praticamente persa contro uno dei migliori Cilic di sempre. Come dirà poi raggiante in conferenza stampa: "Ho lottato, c'ho provato, c'ho creduto e alla fine ce l'ho fatta"
Federer venerdì giocherà la sua 40esima semifinale Slam, l’undicesima a Wimbledon. Suo avversario sarà Milos Raonic che, nella battaglia tra bombardieri, ha superato in quattro set Sam Querrey. Un break per ogni set ha segnato un match che ha visto i servizi grandi protagonisti.
Federer b. Cilic 6-7(4) 4-6 6-3 7-6(9) 6-3
Raonic b. Querrey 6-4 7-5 5-7 6-4