La numero uno d’Italia raggiunge gli ottavi a Flushing Meadows per la quarta volta in carriera. La tarantina, però, rischia di sciupare un vantaggio di 6-0 5-3. Big avanti tutta, esce solo Cilic con Sock… di GIORGIO GIOSUE’ PERRI

di Giorgio Giosuè Perri – foto Getty Images

 

Continua tra luci e ombre la marcia di Roberta Vinci a Flushing Meadows. La numero 7 del seeding, dopo i facili successi ai danni di Anna-Lena Friedsam e Christina McHale, supera Carina Witthoeft con il punteggio di 6-0 5-7 6-3 e raggiunge gli ottavi di finale nell’ultimo Major dell’anno per la quarta volta in carriera. L’azzurra ottiene il 71% di punti con la prima e chiude con un saldo di 40 vincenti e 27 errori, ma sul 6-0 5-3 spegne la luce e si ritrova costretta ad affrontare un lungo e complicato terzo set.

 

La tattica di Roberta è semplice. La tarantina, che sin dal primo quindici lavora l’avversaria ai fianchi per pungere in lungolinea, approfitta di un doppio fallo sul 15-30 e di un errore grossolano sul 30-40 per ottenere il break in apertura e mettere subito la testa avanti. La teutonica fatica, risponde a stento, si aggrappa al dritto e alla seconda di servizio per contenere il ritmo della Vinci, ma dopo quattro palle game non concretizzate cede nuovamente la battuta con un brutto rovescio in avanzamento che si infrange praticamente contro i teloni. Dall’altra parte l’azzurra disegna il campo, sale a rete, si difende in maniera magistrale e tenuta agevolmente la battuta nel quarto gioco mette a segno il terzo break della sua partita ai vantaggi portando a 5 il conteggio dei game dopo poco più di 20 minuti.

 

La teutonica, dopo un primo parziale tragico, abbozza una rimonta: subisce il break in apertura, ma attacca con più convinzione e recuperato immediatamente il gap si porta per la prima volta nell’incontro in vantaggio. 2-1. La finalista dell’edizione 2015, però, ricomincia a prendere il tempo all’avversaria, così nel quinto game si avvale di un paio di dritti inside-out per rimettere nuovamente alle corde la numero cinque di Germania e ottenere il break. Il break non è decisivo, perché l’azzurra sale sul 5-3 grazie a due magie sotto rete, ma quando si ritrova a servire per il match perde completamente la prima di servizio e rapidamente va sotto 5-6. “Roby” va in confusione, perde smalto, non riesce più a tenere gli scambi da fondo campo e in maniera frettolosa prova ad accorciare. La tedesca, che capisce il momento e cavalca l’onda, ne approfitta meravigliosamente e spinge con il rovescio, vincendo il quarto game di fila e chiudendo la seconda frazione 7-5.    

 

L’azzurra inizia la terza frazione con autorità. Si affida al  drop shot per procurarsi la palla break e imposta poi con compattezza lo scambio che vale il primo vantaggio. Avanti di un game, poi, si scioglie e con il primo ace della sua partita conferma il vantaggio, dando un’importante spallata alla partita. Nel sesto game spegne la luce, ma nel settimo ristabilisce la supremazia, volando ancora una volta sul 5-3 dopo un turno di servizio praticamente perfetto e chiudendo poco dopo recuperando da 40-0. Agli ottavi di finale troverà Lesia Tsurenko.

 

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