Il diritto dell’argentino Juan Martin Del Potro si è sempre caratterizzato per un’apertura imponente. Complice la sua struttura fisica, velocità e potenza sono sempre stati il suo tratto distintivo. A patto di avere un buon posizionamento … di FABIO COLANGELO

di Fabio Colangelo

 

Le lacrime di gioia versate da Juan Martin Del Potro dopo la vittoria al secondo turno di Wimbledon ai danni di Wawrinka, hanno commosso l'intero mondo del tennis. Dopo la conquista dello Us Open nel 2009, il ragazzone di Tandil era, a detta di tutti, destinato a spartirsi con i Fab 4 i titoli più prestigiosi. Gli Dei del tennis però purtroppo hanno avuto per lui altri progetti.

Una serie infinita di infortuni, tra cui addirittura tre operazioni al polso sinistro, ne hanno brutalmente segnato la carriera. L'argentino però non si è mai perso d'animo e ha deciso di provarci ancora.

L'esecuzione del rovescio bimane è evidentemente influenzata dalle operazioni; i colpi coi quali ha sempre fatto la differenza però sono servizio e diritto. Quest’ultimo in particolare è un fondamentale con il quale riesce ad esprimere potenza e precisione impressionanti, senza preoccuparsi della superficie di gioco e dei piccoli inconvenienti che potrebbero disturbarne l'azione.

 

Si sposta con il passo incrociato

Accortosi che il colpo avversario sarà piuttosto profondo, Del Potro inizia la ricerca della posizione ottimale per colpire la palla. Come si vede dalla prima immagine, il primo passo è molto ampio e il piede destro si "apre" in direzione della palla. Splendido anche il lavoro della mano sinistra che, ben posizionata sul cuore della racchetta, agevola l’arretramento della racchetta. Nella terza foto osserviamo come, dopo un primo passo ampio, effettui un passo incrociato. Questa tecnica di spostamento per la ricerca della palla indietro è usata dalla maggioranza dei giocatori, ma può essere anche adottato l'uso del semplice passo laterale. È importante ricordare come la distanza dalla palla sia fondamentale per determinare la tecnica di spostamento utilizzata dal giocatore.

 

La gamba destra si pianta e carica

Nella quarta e quinta immagine piccoli passi di “assestamento”, mentre nella sesta vediamo come il carico sia ben posizionato sulla gamba destra e gli appoggi ben piantati al terreno. Molto importante anche il lavoro della parte superiore del corpo. Il braccio sinistro ora si trova in posizione perfettamente parallela al campo. La torsione del busto è avvenuta splendidamente; in questo modo è assicurata una corretta distanza dalla palla. Il braccio dominante invece sta cercando ampiezza verso il fondo del campo. Le immagini successive mostrano il corretto avvicinamento all'impatto. La testa della racchetta raggiunge la massima ampiezza verso il fondo del campo (foto 8) e, nonostante stia iniziando il trasferimento del peso, la gamba destra continua ad essere "in carico".

 

Ottimo equilibrio grazie al braccio non dominante

Nel decimo scatto Del Potro colpisce la palla molto vicino al telaio, colpa di un rimbalzo beffardo che gli ha creato non pochi problemi. L'impatto avviene eccessivamente avanzato, con la spalla sinistra che, al posto di essere sullo stesso piano, è decisamente arretrata rispetto alla destra. In un frangente di questo genere, oltre alle qualità del giocatore, diventa importantissimo il lavoro dell'arto non dominante che, come si vede nelle ultime tre foto, rimane vicino al corpo, aiutando il giocatore a tenere un sufficiente equilibrio.

Grazie a questo lavoro e alla "tenuta" dello sguardo sul punto d'impatto, l'esecuzione si conclude con un buon trasferimento del peso del corpo e con un finale più che corretto. Il gomito alto, e l'avambraccio parallelo al terreno (foto 12), sono la testimonianza di come, grazie a un buon lavoro nelle prima parte, si possano affrontare piccoli imprevisti senza dover necessariamente appellarsi alla fortuna.