da New York, Alessandro Terziani
In una giornata di grande afa, Riccardo Balzerani ci raggiunge nel giardino di fronte alla sala stampa per scambiare due chiacchiere dopo la sconfitta al terzo turno del torneo juniors con l’estone Raisma.
“Riccardo, cosa provi dopo questa sconfitta?”
“Tanto rammarico. Ho giocato il miglior tennis della settimana ma non sono riuscito a portarla a casa. Purtroppo Sul 6-4 2-0 non ho avuto la freddezza e la lucidità per chiudere la partita che avevo in pugno. Ho perso una grande occasione, non capita tutti i giorni di poter giocare un quarto di finale in uno Slam ”
“Un calo soprattutto fisico dovuto al gran caldo?”
“In parte si, ma era caldo per entrambi. Devo imparare a gestire meglio queste situazioni”
“Cosa ti porti dietro di questa esperienza newyorkese?”
“Sono orgoglioso di essere stato l’azzurro che è andato più avanti nel torneo, ma soprattutto ho acquisito una maggiore consapevolezza nei miei mezzi”
“Parlaci un po’ di te, della tua famiglia, di quando hai iniziato a giocare a tennis”
“Sono nato a Rieti il 25 ottobre 1998. Mio padre ha una ditta di costruzioni e mia madre è impiegata alle Poste. Ho una sorellina che però non gioca a tennis. Ho preso la racchetta in mano a 6 anni nel circolo della mia città”
“Adesso dove ti alleni?”
“Da due anni mi sono trasferito alla Tennis Training di Foligno dove sono seguito da Sebastian Vasquez, che mi accompagna nei tornei, e da Fabio Gorietti con il suo staff. Qui ho la possibilità di allenarmi con dei Pro come Vanni, Fabbiano, Travaglia, Grigelis, Portaluri”
“Prossimi obiettivi?”
“Ho in programma una serie di tornei ITF ma al momento non ho particolari obiettivi di ranking. Il prossimo anno giocherò anche la serie B con il Tc Open di Orvieto”
“Un giocatore a cui ti ispiri?”
“Kei Nishikori, per la sua grande intensità di gioco. Cerco comunque di prendere spunto da ogni top player per arricchire il mio gioco e la mia personalità.