Ormai è diventata una moda: i tornei vintage con abiti bianchi e racchette di legno stanno spuntando come funghi, in ogni angolo d’Italia, per ricordare un tennis passato che con ogni probabilità è sparito per sempre dai calendari ufficiali. Ma se c’è un luogo che meglio di tutti gli altri si addice a una manifestazione così, quello non può che essere la sede del Castello del Tennis Forza e Costanza di Brescia, non a caso fra i primi club a rispolverare le tradizioni di tanti anni fa. Un passato che è tornato presente nello scorso week-end, con l’edizione 2016 di uno dei fiori all’occhiello dell’attività del circolo, capace di attirare una decina di coppie pronte a sfidarsi su quella terra che una volta ospitava l’antico fossato della fortezza medievale. E come al solito, sotto la direzione di Alberto Paris ed Elisa Belleri, è stato un successo, con l’agonismo che una volta tanto è passato in secondo piano, per lasciare spazio ad aggregazione e divertimento. Così è capitato di trovare in mezzo agli amatori quell’Andrea Agazzi che oggi fa il maestro di tennis a Iseo, ma fino a una manciata di stagioni fa giocava fra i professionisti del circuito Atp, tenendo alta proprio la bandiera di quel tennis ormai scomparso: poca potenza a vantaggio di tecnica, classe, sensibilità, gioco di volo. Quando ha scoperto del torneo non ha saputo resistere, e si è presentato in campo con camicia bianca e pantaloni lunghi, come da prassi nel tennis in bianco e nero. Insieme a Enrico Vezzoli, ha dominato il suo girone, poi si è fatto saggiamente da parte lasciando il posto in semifinale alla terza coppia classificata (ne passavano due per gruppo), per tornare alla domenica come ospite alle premiazioni. Alla fine il successo è andato per il secondo anno consecutivo a Diego Costantini e Alessandro Benevolo, due giocatori dal passato ricco di ottimi risultati a livello provinciale, a segno per 5-3 1-4 10/6 in finale sulla coppia Pisati/Mori.
Il “Vintage Tournament” è servito anche a far calare il sipario sull’attività estiva, per lasciare spazio alla riapertura della scuola tennis, la più qualificata della provincia di Brescia grazie al titolo di Super School nelle graduatorie della Federazione Italiana Tennis. I numeri sono sostanzialmente gli stessi degli anni scorsi, con circa 200 allievi pronti a iniziare o intensificare il proprio percorso tennistico, sotto la guida di una decina di insegnanti. Due le novità, descritte dal direttore tecnico Alberto Paris. “Abbiamo deciso di investire di più sul discorso agonistico, con l’aiuto del maestro Massimo Vannutelli che si occuperà del coordinamento di tutte le attività agonistiche. In più, collaborerà con noi anche Antonio Daino, docente dell’Istituto di Formazione “Roberto Lombardi” della Federazione Italiana Tennis, che attraverso delle sedute specifiche aiuterà i nostri ragazzi a lavorare sulla parte mentale”. Previsto almeno un intervento al mese, per esplorare una strada talvolta trascurata lontano dal mondo professionistico, ma che nel tennis di oggi risulta via via sempre più preziosa. A tutti i livelli.
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